Record di sequestri di cocaina in Europa. Emcdda: “Offerta in espansione”
Preoccupano anche i sequestri di eroina e le 46 nuove sostanze psicoattive intercettate nel 2020 che portano il totale delle Nps monitorate a più di 800. Oltre 5 mila i morti per overdose. Ecco il quadro delineato dalla Relazione 2021 dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze di Lisbona
Il record di sequestri di cocaina del 2019, i grossi quantitativi di eroina intercettati dalle forze dell’ordine, l’aumento di Thc nella resina di cannabis e le 46 nuove sostanze psicoattive registrate nel 2020 fanno alzare il livello di guardia sulle droghe in Europa. A fare il punto sui nuovi trend è l’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (Emcdda) che questa mattina ha presentato la Relazione europea sulla droga 2021. Sebbene la gran parte dei dati sui consumi contenuta nella relazione sia riferita al 2019 (poiché la relazione europea si basa sulle relazioni annuali dei singoli stati dell’Ue a 27, oltre che Turchia e Norvegia), alcuni indicatori come quello dei sequestri mostrano un quadro preoccupante alla luce delle limitazioni imposte dalla pandemia da Covid-19.
I principali dati
Nei paesi dell’Unione europea si stima che circa 83 milioni, cioè il 28,9% degli adulti (15-64 anni), abbiano fatto uso di droghe illecite almeno una volta nella vita. Una stima “minima”, spiega l’Osservatorio di Lisbona, a causa della complessa raccolta dati dai diversi paesi. Secondo la Relazione 2021, l’uso di droghe è più frequente tra gli uomini (50,6 milioni) rispetto alle donne (32,8 milioni). “La droga più comunemente provata è la cannabis (47,6 milioni di maschi e 30,9 milioni di femmine)”, si legge nel rapporto. Stime molto più basse, invece, riguardano il consumo (almeno una volta nella vita) di cocaina che riguarda 9,6 milioni di uomini e 4,3 milioni di donne. Sono circa un milione, invece, i consumatori di oppiacei ad alto rischio nel 2019. Inoltre, si stima che 17,4 milioni di giovani adulti (di età compresa tra 15-34) abbia fatto uso di droghe nell'ultimo anno (16,9 %).
Il record dei sequestri di cocaina
Uno dei dati più allarmanti riguarda il trend dei sequestri di cocaina in Europa (già sotto ai riflettori dell’Osservatorio da qualche tempo) che sembra non aver risentito della pandemia e delle restrizioni imposte dai singoli paesi. “Nel 2019 sono state sequestrate ben 213 tonnellate (in aumento rispetto alle 177 tonnellate del 2018) - spiega una nota dell’Emcdda -. I dati preliminari sui sequestri del 2020 suggeriscono che la disponibilità non è diminuita durante la pandemia”. Secondo l’Osservatorio, la cocaina è la seconda droga illecita più comunemente usata in Europa e i dati sui sequestri mostrano “un’offerta in espansione”. Inoltre, la purezza della cocaina “è aumentata nell'ultimo decennio e il numero di persone che entrano in terapia per la prima volta è aumentato rispetto agli ultimi 5 anni”, spiega la Relazione.
Il “potenziale aumento” dei consumi di eroina
Anche in questo caso, i dati che destano qualche preoccupazione riguardano i sequestri. Secondo quanto spiega l’Emcdda nel suo rapporto, in Ue “vengono ancora sequestrati grandi volumi di eroina (7,9 tonnellate nel 2019), sollevando preoccupazioni circa il possibile impatto sui livelli di consumo”. Come accaduto nel 2018, durante il 2019 sono stati sequestrati grossi quantitativi di eroina nei porti dei paesi europei, tra cui Belgio, Paesi Bassi e Slovenia. In Europa, tuttavia, i dati raccolti tra quanti sono in trattamento e altre fonti mostrano che le persone che usano eroina “sono un gruppo che invecchia e diminuisce”. Altro trend indicato dalla Relazione riguarda la modalità di assunzione di eroina. Secondo lo studio, infatti, i pazienti che si sono sottoposti a trattamento per la prima volta per consumo di eroina continuano a consumare meno droga per via parenterale. Tuttavia, questa modalità rimane una delle principali cause di danni correlati alla droga.
Stabili i consumi di cannabis
I consumi di cannabis non crescono, ma destano ancora preoccupazione perché ancora troppo elevati. Inoltre, si legge nella Relazione, è stato osservato un “aumento nel contenuto di Thc della resina di cannabis” e si segnala un “allarme sanitario relativo alla cannabis adulterata con cannabinoidi sintetici estremamente potenti”. Stabile anche la domanda di amfetamina, mentre la produzione e il traffico di metamfetamina evidenzia un “potenziale aumento del consumo in Europa”. Preoccupano i dati che riguardano l’Mdma. “Oltre all’incremento del contenuto medio di Mdma nelle compresse e della purezza nelle polveri - spiega l’Emcdda -, sono stati individuati anche prodotti con livelli molto elevati di Mdma”. Tuttavia, i dati preliminari del 2020 suggeriscono che “vi è stato un minore interesse per questa droga durante i periodi di lockdown”.
Continua a crescere il numero di nuove sostanze psicoattive
Anche quest’anno la Relazione europea sulle droghe fa segnare un aumento del numero complessivo di nuove sostanze psicoattive monitorate dall’Osservatorio. “Tra queste figurano nuovi cannabinoidi sintetici e nuovi oppiacei sintetici - spiega una nota dell’Emcdda -. Nel 2020 sono state segnalate per la prima volta in Europa 46 nuove sostanze psicoattive, portando a 830 il numero totale monitorato dall’Emcdda”.
Oltre 5 mila morti per overdose
In Europa sono almeno 5.141 i decessi per overdose di droga, secondo la Relazione europea presentata oggi a Lisbona. Un dato, riferito al 2019, che mostra un incremento del 3% rispetto ai dati del 2018. Tuttavia, se a questi dati si aggiungono quelli di Norvegia e Turchia nel 2019 si arriva a 5.769 decessi, in diminuzione rispetto ai 5.920 del 2018. “Dobbiamo prendere atto con urgenza che non solo c’è una maggiore eterogeneità di persone che hanno problemi legati alla droga - ha affermato il direttore dell’Emcdda, Alexis Goosdeel -, ma anche che questi problemi hanno ripercussioni sulle nostre comunità in una più ampia varietà di modi. Per questo motivo credo sia fondamentale, in tutti i settori delle politiche sociali, sanitarie e di sicurezza, sviluppare risposte integrate e basate su dati concreti così come previsto dalla nuova strategia dell’Ue in materia di droga”.