Premio di laurea Antonio Maglio, nel ricordo del medico che inventò le Paralimpiadi

Al grande luminare ed ex dirigente Inail, pioniere insieme al neurologo tedesco Ludwig Guttmann della sport-terapia, il Comitato italiano paralimpico dedica un bando di concorso per laureati, laureandi e specializzandi. In palio 10.000 euro. Le domande vanno presentate entro il 15 marzo 2022

Premio di laurea Antonio Maglio, nel ricordo del medico che inventò le Paralimpiadi

Un premio di laurea dedicato ad Antonio Maglio, per ricordare il medico e il dirigente Inail che è l’inventore delle Paralimpiadi. E’ l’iniziativa del Comitato italiano paralimpico, che attiva un bando di concorso per laureati, laureandi e specializzati.

La vicenda umana e professionale di Antonio Maglio. Medico e dirigente dell’Inail, Maglio sulla scia delle innovazioni apportate da Ludwig Guttman a Stoke Mandeville in Inghilterra, intuì con spirito visionario e pionieristico che lo sport potesse aiutare le persone con disabilità a guardare avanti e a diventare uno straordinario strumento di integrazione e reinserimento sociale. Vicedirettore e primario del Centro Inail per paraplegici di Villa Marina ad Ostia, a partire dalla fine degli anni Cinquanta, Maglio cominciò ad organizzare gare sportive tra i pazienti fino a maturare l’idea vincente di affiancare alle Olimpiadi di Roma del 1960, le prime Paralimpiadi per atlete e atleti con disabilità. Sostenuto dall’Inail, Maglio riuscì a realizzare il suo sogno professionale e di vita.

“La sua convinzione – ricorda l’Inail - era che attraverso l’attività motoria i pazienti potessero trovare energie fisiche e morali per reagire e ricominciare a vivere con pienezza e fiducia. Senza il suo lavoro e il suo impegno che durò dal 1935, anno del conseguimento della laurea in medicina e chirurgia all’Università di Bari fino al giorno della sua morte avvenuta a Roma il 7 gennaio 1988, non ci sarebbe stato il sogno delle Paralimpiadi divenuto realtà a Roma nel 1960 e probabilmente la vita di tante persone con disabilità sarebbe stata diversa”.
Secondo l’istituto, “i risultati prodotti dal suo lavoro determinarono un abbassamento del tasso di mortalità tra i pazienti e una costante attenuazione degli stati depressivi di tutte quelle donne e quegli uomini che ebbero l’opportunità e la fortuna di averlo come proprio medico”.

Ai vincitori un premio in denaro di 10 mila euro. Il Premio di laurea Antonio  Maglio edizione 2021, promosso dal Comitato italiano paralimpico (Cip), in attuazione del “Piano quadriennale di attività per la promozione e la diffusione della pratica sportiva delle persone con disabilità da lavoro 2018–2021”, è aperto a laureati, laureandi e specializzandi degli atenei italiani pubblici e privati dell’anno accademico 2020-2021 che abbiano depositato o discusso una tesi di laurea finalizzata a evidenziare gli effetti benefici e terapeutici dello sport quale strumento di integrazione - inclusione sociale e di benessere psico-fisico nelle persone con disabilità. In palio un premio in denaro di 10 mila euro.

Le facoltà ammesse a partecipare. Possono partecipare studentesse e studenti iscritti ai corsi di laurea triennale in Scienze delle attività motorie e sportive, Scienze e tecniche psicologiche, Servizio sociale, Sociologia, professioni sanitarie della riabilitazione e professioni sanitarie tecniche e ai corsi di laurea magistrale in Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie, Psicologia, Scienze e tecniche delle attività motorie preventive adattate, Scienze e tecniche dello sport, Servizio sociale e politiche sociali, Sociologia e ricerca sociale, Scienze riabilitative delle professioni sanitarie.

Entro il 15 marzo 2022 la presentazione delle domande. Le domande di partecipazione devono pervenire, secondo le modalità prescritte, entro e non oltre il 15 marzo 2022 in formato digitale all’indirizzo indicato nel Bando di concorso. I vincitori saranno proclamati da una Commissione paritetica formata da esponenti del Cip e dell’Inail. In occasione della premiazione, dovrà essere esposta una breve presentazione della tesi svolta. 

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)