Politica e affidabilità. Ecco cosa dicono i dati sui voti dei politici veneti

Quanto un parlamentare incide sulla compattezza del proprio partito? E quanto spesso prende parte alle votazioni in aula? Openpolis ha stilato una “classifica”: tra i senatori veneti spicca Mara Bizzotto

Politica e affidabilità. Ecco cosa dicono i dati sui voti dei politici veneti

È Mara Bizzotto, vicepresidente del gruppo Lega Salvini Premier-Partito Sardo d’azione, la più affidabile tra i senatori veneti accomodati a Palazzo Madama. L’elevatissimo indice di affidabilità (pari al 99 per cento), elaborato da Openpolis, network di giornalismo basato su dati, in occasione della pausa ferragostana, è dovuto al fatto che la senatrice di Tezze sul Brenta, in un anno e dieci mesi di attività, ha partecipato al 100 per cento delle votazioni (5.042) dell’aula. «L’indice di affidabilità – puntualizzano i curatori dello studio – misura quanto ogni parlamentare contribuisce alla compattezza del gruppo, attraverso la partecipazione, ed esprimendo un voto in linea con la maggioranza del gruppo». Bizzotto occupa invece la posizione numero 61 (su 205 senatori, compresi quelli a vita) per quanto riguarda l’indice di forza (pari a 0,59 per cento), che viene calcolato in base agli incarichi ottenuti in Parlamento. Il senatore veneto più “influente”, stando all’elaborazione di Openpolis, è il padovano Antonio De Poli, eletto però nelle Marche, esponente di Civici d’Italia-Noi Moderati-Maie e inquilino dei Palazzi romani per 18 anni e tre mesi, il quale grazie all’incarico di questore del Senato, vanta un indice di forza dell’1,07 per cento, che lo colloca al 13° posto (a fronte di un indice di affidabilità del 59 per cento). Nella sua scia, alla piazza numero 16, figura la renziana vicentina Daniela Sbrollini, segretario della presidenza del Senato, in Parlamento per 16 anni e 4 mesi, che vanta un indice di affidabilità dell’87 per cento. Tornando all’affidabilità, immediatamente a ridosso della senatrice Bizzotto troviamo un’altra leghista vicentina, Erika Stefani, ex ministro per gli Affari regionali nel Governo Conte I e per le Disabilità nel Governo Draghi, la quale sfodera un indice di affidabilità pari al 97 per cento. L’avvocata di Montecchio maggiore, segretario della presidenza del Senato, frequenta le aule parlamentari da undici anni e cinque mesi e vanta un indice di forza pari allo 0,68 per cento, che le vale il 41° posto.

Lusinghieri indici di affidabilità del 96 per cento possono esibire, nell’ambito della maggioranza, anche il meloniano polesano Bartolomeo Amidei (il quale però si accontenta di un indice di forza dello 0,22 per cento, come vicepresidente della commissione parlamentare per le Questioni regionali, che gli vale la piazza numero 133 su 205) e il leghista veronese Paolo Tosato, vicepresidente della commissione Affari costituzionali, al 73° posto per indice di forza. Vicepresidente vicario del gruppo di Fratelli d’Italia, il veneziano Raffaele Speranzon merita la piazza numero 25 sul versante del potere esercitato (a fronte di un brillante 94 per cento di affidabilità). Lo precede di due posizioni il coordinatore veneto di Fdi, Luca De Carlo, il quale presiede l’importante commissione Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare e vanta un indice di affidabilità del 92 per cento. Lo stesso indice viene attribuito al forzista vicentino Pierantonio Zanettin, in Parlamento per 14 anni e otto mesi, che è attestato al 52 per cento nella classifica della forza in quanto vicepresidente della commissione Politiche dell’Unione europea. Un ragguardevole grado di affidabilità del 95 per cento va attribuito poi al meloniano veronese Matteo Gelmetti.

Impegnata a tempo pieno come ministro per le riforme istituzionali e la semplificazione normativa, Maria Elisabetta Alberti Casellati, eletta in Basilicata, parlamentare per 21 anni e tre mesi, ha ovviamente poco tempo per frequentare l’aula del Senato (indice di affidabilità del 14 per cento), ma occupa il 20° come indice di forza tra i 63 politici che fanno parte del governo Meloni. Lo stesso ragionamento vale per il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, al 16° posto tra gli eletti che occupano due scranni; per il sottosegretario alla Giustizia, l’avvocato padovano Andrea Ostellari, al 49° posto; per il sottosegretario alla Cultura, il veronese Gianmarco Mazzi, attestato alla piazza numero 60. Sul versante opposizione, il segretario veneto del Partito democratico, Andrea Martella, che il 27 agosto ha festeggiato 56 anni, esprime un’affidabilità parlamentare dell’83 per cento (ma l’indice di forza lo colloca alla piazza numero 164); la pentastellata di Cassola, Barbara Guidolin, esprime un’affidabilità dell’82 per cento; l’ex ministro del Pd Beatrice Lorenzin è al 78 per cento; la verde veronese Aurora Floridia, iscritta al Misto, del 65 per cento.

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