Piccole figlie di san Giuseppe. Umili, piccole, nascoste... come fece Giuseppe
Sono a Montegrotto e San Tommaso di Albignasego: «Il nostro carisma è vivere nel nascondimento, dando testimonianza dell’amore credibile del Signore»
Nella Diocesi di Padova, da un’ottantina di anni sono presenti due comunità di Piccole figlie di san Giuseppe: una a Montegrotto Terme e una nella parrocchia di San Tommaso ad Albignasego, dove fino a qualche anno fa seguivano la scuola dell’infanzia parrocchiale, mentre ora invece si dedicano alla pastorale. «Non incarniamo il carisma di san Giuseppe – spiega suor Carla Zecchinato, la madre superiora della comunità di Montegrotto – ma questo anno a lui dedicato per noi è stata una bella sorpresa, un modo per riscoprire questa figura. Il nostro carisma è essere piccole figlie, vivere nel nascondimento come il nostro fondatore ci ha insegnato. Seguire il modello della famiglia di Nazareth, essere umili, piccole e semplici e in questo possiamo ritrovare anche san Giuseppe».
Nessuna celebrazione particolare per il 19 marzo, dunque, ma la casa madre, a Verona, propone un triduo per tutta la comunità. Fondata nel 1888 da don Giuseppe Baldo a Ronco all’Adige, Verona, la famiglia delle Piccole Figlie di san Giuseppe si dedica inizialmente all’accoglienza e assistenza di anziani e ammalati, poi l’attenzione e il servizio si allargano al mondo dell’educazione, della pastorale parrocchiale, delle scuole di lavoro femminili. «Il nostro compito oggi – continua suor Zecchinato – è la testimonianza e il servizio. Testimonianza credibile di amore al Signore, testimonianza di comunione reciproca e di comunione con i sacerdoti, testimonianza di accoglienza verso tutti coloro che incontriamo. Un’accoglienza cristiana, religiosa ma anche umana per cui i volti che si incontrano, si osservano, si conoscono. Servizio umile in casa, servizio decoroso nella liturgia, servizio sollecito di accompagnamento nella catechesi, servizio riservato nel ministero della consolazione. “Essere nascoste con Cristo in Dio” è il nostro motto, e ritroviamo molto di san Giuseppe in questo, colui che fa ma non parla, l’uomo silenzioso».