Nei primi sei mesi dell’anno aumentati incidenti stradali, feriti e morti. Ma negli ultimi 20 anni -56,5% di vittime
I dati Istat in occasione della Giornata vittime della strada. Nel periodo gennaio-giugno 2024 si registra, rispetto allo stesso periodo 2023, un aumento di incidenti con lesioni a persone (+0,9%), di feriti (+0,5%) e di vittime entro il trentesimo giorno (+4%). E se il confronto con i primi sei mesi del 2019 evidenzia un calo generalizzato, “l’aumento dei morti nel primo semestre 2024 allontana l’Italia dagli obiettivi europei fissati”
Secondo le stime preliminari, nel semestre gennaio-giugno 2024 si registra, rispetto allo stesso periodo del 2023, un aumento del numero di incidenti stradali con lesioni a persone (80.057; +0,9%), dei feriti (107.643; +0,5%) e delle vittime entro il trentesimo giorno (1.429; +4%). Ad evidenziarlo è l’Istat, che in occasione della Giornata internazionale per le vittime della strada (17 novembre) ha voluto fornire strumenti adeguati di analisi e affermare “la centralità dell’utilizzo della statistica ufficiale per le politiche sulla sicurezza stradale, l’azione di controllo, la formazione e la sensibilizzazione a comportamenti responsabili per gli utenti della strada”.
I dati
Nel confronto con i primi sei mesi del 2019, anno scelto come riferimento per l’obiettivo 2030 dalla Commissione Europea con il programma “Road safety policy framework 2021-2030” (riduzione del 50% del numero di vittime e feriti gravi entro il 2030), si rileva ancora un calo per gli incidenti stradali (-4,3%), i feriti (-8%) e i deceduti (-6,8%). L’aumento dei morti in incidenti stradali registrato nei primi sei mesi del 2024, allontana, però, l’Italia dagli obiettivi europei fissati.
Nel confronto con il primo semestre 2023, le vittime diminuiscono sulle autostrade (-13,9%), aumentano, invece, sulle strade urbane (+7,9%) e sulle strade extraurbane (+1%). Rispetto ai primi sei mesi del 2019, nel primo semestre 2024 le vittime registrano una diminuzione significativa, ancora, sulle autostrade (-31,9%) e più contenuta sulle strade extraurbane (-4,2%), mentre sulle strade urbane si stima un aumento pari all’1,1%.
Il mercato dell'auto nel primo semestre 2024 è in aumento rispetto allo stesso periodo del 2023: +5,1% le iscrizioni di auto nuove e +5,8% quelle di motocicli, ma in confronto al 2019 le auto nuove mostrano una flessione (-16,5%) a fronte di un forte incremento dei motocicli (+47,5%).
L'uso dei servizi di sharing, tra cui i monopattini, ha una diffusione altalenante nelle città (es. in crescita a Roma, in netto calo a Milano).
Per quanto riguarda le percorrenze autostradali, il dato cumulato dei primi quattro mesi del 2024, registra una crescita del 3,1% di veicoli/km percorsi sulla rete, rispetto allo stesso periodo temporale dello scorso anno. “Questo risultato è riconducibile soprattutto all’incremento delle percorrenze dei veicoli pesanti – afferma l’Istat -, la cui crescita rispetto al 2023 è stata del 4%, anche i volumi per i veicoli leggeri hanno fatto registrare, ad ogni modo, un aumento del 2,7%”.
Per quanto riguarda il traffico sulla rete extraurbana principale si registrano, per i veicoli leggeri e pesanti, valori in lieve aumento nel primo semestre 2024 (+1,4%). Mediamente il traffico risulta aumentato di circa l’1% per i veicoli leggeri e dell'1,9% per i pesanti.
“Per rappresentare puntualmente gli eventi che hanno caratterizzato i primi sei mesi del 2024 sono stati predisposti grafici con i dati provvisori pervenuti all’Istat da Polizia Stradale e Carabinieri. Gli incidenti stradali sono presentati in serie giornaliera con l’inserimento di linee di tendenza per attenuare l’effetto delle oscillazioni - sottolinea l’Istat -. L’andamento mostra puntualmente per il 2020 e il 2021 gli effetti sull’incidentalità stradale dei provvedimenti normativi, delle chiusure totali e parziali delle attività e della ripresa. Il 2024 si colloca, invece, in una posizione molto vicina al 2019, ultimo anno pre-pandemia.
La distribuzione percentuale mostra che gli incidenti avvengono con maggior frequenza sulle strade urbane (73%), mentre il maggior numero di vittime si concentra sulle strade extraurbane (47,2%). Sulle autostrade si registrano, invece, il 5,6% degli incidenti e il 7,8% dei deceduti.
La variazione percentuale del numero di vittime presenta un andamento variabile durante il primo semestre 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e del 2019. Le differenze rilevate mese per mese evidenziano un aumento consistente per tutto il semestre, escluso il mese di aprile, nel quale si registra una diminuzione del 9,8%, in confronto agli stessi mesi del 2023. Rispetto al 2019, marzo e giugno presentano decrementi molto consistenti, aprile e maggio registrano invece un aumento.
Prese in esame, poi, le variazioni percentuali registrate nei primi semestri degli anni 2001-2024 rispetto agli di riferimento per i decenni della sicurezza stradale 2001, 2010 e 2019. Dal confronto dei valori registrati nei singoli semestri rispetto al 2001, si osserva una costante diminuzione nel corso di oltre 20 anni e una diminuzione delle vittime pari al 56,5% rispetto al 2001. La seconda decade 2011-2020 presenta valori più oscillanti nel tempo, con aumenti e diminuzioni alternati.
“Con riferimento al nuovo decennio 2021-2030, il percorso sembra essere iniziato con difficoltà, la variazione percentuale delle vittime nel 2024 è pari a solo -6,8%, rispetto al valore di riferimento del 2019, l’obiettivo è il raggiungimento del dimezzamento delle vittime entro il 2030”, evidenzia l’Istat.