Nasce Agevol’Up, dedicata ai ragazzi “fuori famiglia”

Un’applicazione dedicata ai care leaver e a chi lavora nel settore dell’accoglienza: eventi, care point e community per condividere strumenti e conoscenze. Coinvolti giovani, volontari e collaboratori dell’associazione Agevolando

Nasce Agevol’Up, dedicata ai ragazzi “fuori famiglia”

Un’applicazione dedicata ai ragazzi e alle ragazze “fuori famiglia”, cresciuti in comunità, casa-famiglia o in affido, e a chi lavora nel settore dell’accoglienza e dell’accompagnamento all’autonomia. Si chiama Agevol’Up ed è un progetto, che ha coinvolto in modo partecipato ragazzi, volontari e collaboratori dell’associazione Agevolando, la prima associazione di care leaver in Italia, che attraverso questa app ha “fortemente voluto dare vita a un luogo virtuale in cui incontrarsi e scambiarsi informazioni ed esperienze”. Agevol’Up è stata realizzata anche grazie alla collaborazione con Cnca (Coordinamento nazionale comunità di accoglienza) e con il contributo del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. 

"Diventare maggiorenni dopo un periodo trascorso 'fuori famiglia' è una sfida difficile da affrontare da soli”, sottolinea Agevolando. Con Agevol’Up “si offre la possibilità di mettere in contatto i care leaver, unirli con un filo virtuale e permettere loro di organizzarsi, programmare eventi, comunicare e sentirsi partecipi di un progetto che li vede come un gruppo in movimento ed in costante crescita”.

Dopo una prima fase di ideazione con l’agenzia StrikeWeb di Trento, lo sviluppo dell’app è stato affidato alla società BitPurple di Bologna, a cui è stato affiancato un giovane care leaver, Jhonny Nilthon Apumayta, informatico, che ha così commentato questo lavoro: “Ringrazio Agevolando per avermi permesso di realizzare il progetto di un’applicazione nata per i care leaver e dai care leaver. Fin dalla sua fase iniziale sono state raccolte tutte le idee dei ragazzi creando qualcosa di utile sia ad Agevolando sia ai care leaver. Con questo progetto realizziamo uno spazio unico dove inserire tutte le nostre attività per i ragazzi distribuiti nelle varie sedi in varie parti del paese e un luogo protetto dove i ragazzi possono condividere strumenti e conoscenze per l’autonomia, utili al momento del compimento della maggiore età”. “Questa app ha il grande potenziale di mostrare tutti i contenuti utili ai care leaver in un unico portale, senza pubblicità e altre distrazioni.  - aggiunge Marco Cretarola, web developer che ha seguito il progetto - Per noi è stato un vero piacere lavorare a un progetto così innovativo e unico in Italia”.

L'app è organizzata con una sezione Eventi, che mostra gli eventi disponibili su tutto il territorio nazionale, taggati e suddivisi in base alla località geografica e alla tipologia; un Care point, punto d'incontro tra gli operatori e i care leaver, una sezione che mostra tutta la mappatura sul territorio italiano ed europeo di quelli che abbiamo chiamato care point (sedi di Agevolando, Sportelli del neomaggiorenne, ma anche i riferimenti di altre associazioni in Italia e in Europa che si occupano dei care leaver), con  ha la possibilità di personalizzare la propria pagina, gestire una bacheca con annunci (casa, lavoro, opportunità…) e un insieme di domande frequenti e una Community, cuore nevralgico della WebApp, che è il punto di aggregazione che permette di dialogare con i propri amici inviando messaggi diretti o accedendo alla chat Telegram.

"Una applicazione dedicata ai e alle care leaver sarà lo strumento capace di ridurre le distanze tra i territori del nostro Paese e tale vicinanza potrà offrire a tutti e a tutte loro pari diritti e opportunità attraverso l'informazione, la conoscenza e la condivisione di buone pratiche e di concrete soluzioni, in un'ottica relazionale e generativa, in stretta sinergia con operatori, istituzioni, e cittadinanza. - commenta così Federico Zullo, presidente di Agevolando -  Il nostro sogno è che ogni ragazzo o ragazza in comunità o casa-famiglia possa accedere alla App e utilizzarla, in modo che diventi per tutti un punto di riferimento utile”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)