Minori, la tutela dei diritti è “una vera e propria lotteria geografica”

Gruppo CRC presenta il rapporto “I dati regione per regione 2021”. In Italia sono quasi dieci milioni le persone di minore età. La coordinatrice Saulini: "Ancora numerose e profonde le diseguaglianze regionali" 

Minori, la tutela dei diritti è “una vera e propria lotteria geografica”

E’ una “vera e propria lotteria geografica” quella che condiziona il destino e l’attuazione dei diritti dei quasi dieci milioni (9.287.462) di persone di minore età, che vivono in Italia. Lo denuncia il Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (CRC), network composto da 100 soggetti del terzo settore che si occupano della promozione e tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e coordinato da Save the Children Italia, che ha diffuso la seconda edizione del Rapporto “I dati regione per regione 2021”, a distanza esatta di tre anni dalla prima, che affianca l’analisi nazionale sviluppata nel Rapporto annuale di monitoraggio. La pubblicazione è organizzata in 20 schede regionali, che offrono dati sintetici e comparabili relativi alle aree tematiche individuate, e che “raccontano un paese che non offre le medesime opportunità a tutti i minori. Ieri la presentazione dei dati di Toscana e Lombardia.
L’obiettivo del rapporto regionale è quello di sensibilizzare le istituzioni pubbliche sulla necessità di una raccolta puntuale, sistematica e disaggregata di informazioni necessarie a programmare interventi efficaci e sostenibili per bambini, adolescenti e le loro famiglie. Ma anche favorire il dialogo tra i territori, fornendo utili materiali di confronto, anche attraverso l’organizzazione degli incontri regionali, che si stanno svolgendo in queste settimane. 
In Italia permangono ancora numerose e profonde diseguaglianze regionali nell’accesso e nella qualità dei servizi di salute, dei servizi educativi, e nell’incidenza della povertà, che di fatto significa che le persone di minore età hanno differenti opportunità e diritti a seconda di dove nascano e crescono. - commenta la coordinatrice Arianna Saulini - Si tratta di forte discriminazione su base regionale, che ha un forte impatto sulla vita dei bambini, e che rende indispensabile avviare una programmazione strategica in grado di investire con efficacia sull’infanzia e adolescenza”. 
Il rapporto presenta alcuni dati inediti. Tra questi quelli sulle persone di minore età a rischio povertà o esclusione, sulla povertà abitativa, sulle attività culturali, lo sport e la povertà alimentare, i dati relativi alla scuola dell’infanzia e alla sicurezza nelle scuole, i dati sui minorenni vittime di abusi. 

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)