Minori, garante Albano: con il coronavirus abbiamo riscoperto le relazioni
L'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza, Filomena Albano, ha inviato al presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e a quello della Camera, Roberto Fico, la 'Relazione al Parlamento 2019'
L'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza, Filomena Albano, ha inviato al presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e a quello della Camera, Roberto Fico, la 'Relazione al Parlamento 2019'. Il documento, previsto dalla legge istitutiva, ripercorre le attività svolte dall'Agia lo scorso anno per l'attuazione dei diritti dei bambini e dei ragazzi presenti in Italia. Nella stessa occasione, a conclusione dell'incarico come titolare dell'Autorità, Filomena Albano ha presentato una relazione sui quattro anni alla guida dell'Autorità, dal 28 aprile 2016 a oggi, intitolata 'L'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza: una realtà in divenire'.
"L'emergenza provocata dal coronavirus ci ha fatto riscoprire l'importanza delle relazioni, perché ha costretto le persone, da un lato, a vivere a distanza e, dall'altro, a vivere a stretto contatto, all'interno delle case- commenta Filomena Albano- E l'emergenza ha inciso in modo significativo anche sulla vita e sul benessere di bambini e ragazzi, costretti a restare nelle abitazioni, senza la scuola e senza contatti sociali. Si tratta di limitazioni che, seppure nate per tutelare il diritto alla salute pubblica, finiscono per avere un impatto importante su bambini e ragazzi e per questo impongono alle istituzioni e alla comunità di attivarsi per trovare soluzioni che tengano conto anche dei diritti dei più piccoli".
Aggiunge la Garante: "Ci sono poi i piu' fragili come i minorenni con disabilita', quelli che vivono fuori famiglia, in affido o in comunità e coloro che si trovano in condizione di povertà economica ed educativa o di marginalità sociale. Penso poi ai figli dei genitori detenuti, a quelli che hanno famiglie problematiche, ai figli di genitori separati e ai ragazzi inseriti nel circuito penale. Inoltre ci sono i bambini e i ragazzi segnati dall'epidemia, i cui genitori sono stati colpiti dal coronavirus o hanno essi stessi contratto il virus".
Questa emergenza, prosegue Albano, "ci ha ricordato che ogni persona è relazione e vive di relazioni. Così, in un periodo storico che sembrava caratterizzato da egoismi e individualismo esasperato, ci siamo riscoperti comunità e abbiamo compreso l'importanza di scommettere sulla dimensione relazionale, sul noi". Se la relazione è lo spazio in cui si costruisce la persona e si sviluppa l'individuo, la "qualità" delle relazioni - in famiglia, a scuola, nei luoghi di aggregazione - può essere un "indice" di quanto un diritto è attuato e garantito.
"I diritti- afferma la Garante- hanno tutti natura relazionale: implicano il coinvolgimento attivo di qualcuno che si prenda carico, si prenda cura, partecipi, renda effettivi principi stabiliti sulla carta. Mi ricordo che durante un incontro in una scuola un ragazzo mi ha detto che 'la felicità è vera solo se condivisa con altre persone'. Questo mi ha fatto riflettere sul fatto che la relazione rappresenta la dimensione essenziale della nostra vita, perché ciascuno di noi si costruisce e si comprende solo attraverso l'interazione con gli altri. E ciò vale ancora di più per bambini e ragazzi, per i quali avere relazioni buone, funzionali e funzionanti rappresenta non solo un diritto ma anche uno strumento per raggiungere la felicita'".