Lotta alle diseguaglianze e al cambiamento climatico: il Piano della Fondazione Me.s.s.in.a

Gaetano Giunta: “Con il Piano strategico la Fondazione vuole portare avanti lo sviluppo umano sostenibile che è al centro della nostra azione, presentando un processo aperto e flessibile, adatto ad affrontare la complessità dei problemi della nostra società”

Lotta alle diseguaglianze e al cambiamento climatico: il Piano della Fondazione Me.s.s.in.a

Approccio integrato per il contrasto alle diseguaglianze sociali e lotta al cambiamento climatico. Sono gli obiettivi centrali dell'impegno che, in 13 anni, ha portato avanti la Fondazione di Comunità di Messina che, ieri pomeriggio, presso il Parco Horcynus Orca, ha presentato "Domani": il volume sul Piano Strategico della Fondazione. A presentarlo, tra gli altri, è stato Francesco Profumo, presidente dell’Acri e già ministro dell’istruzione.

"Questa è una pagina storica per Messina – ha detto nel suo saluto l’assessora alle politiche sociali del Comune, Alessandra Calafiore -, scritta in collaborazione tra l’amministrazione comunale e la Fondazione".
"Con il Piano Strategico la Fondazione vuole portare avanti lo sviluppo umano sostenibile che è al centro della nostra azione, presentando un processo aperto e flessibile, adatto ad affrontare la complessità dei problemi della nostra società - ha affermato Gaetano Giunta, fondatore della Fondazione MeSSInA -. Abbiamo elaborato strategie evolutive per affrontare questioni cruciali: la lotta alle diseguaglianze economiche, sociali e di riconoscimento e il contrasto ai mutamenti climatici. In questa prospettiva, la Fondazione ha fatto e farà nascere i Parchi della Bellezza e della Scienza: nuclei di sistemi socio-economici, luoghi di osmosi tra bisogni e desideri dei territori, di ricerca scientifica e innovazione tecnologica, in grado di generare cultura e aprirsi a livello internazionale; nessuna metamorfosi, nessun cambiamento culturale, può avvenire dentro contesti chiusi. Pertanto, proponiamo luoghi di ri-composizione dei saperi - ha continuato Giunta -, in un’epoca caratterizzata da una conoscenza o troppo specialistica o troppo superficiale. È il momento di lavorare insieme per contaminare le politiche pubbliche locali, nazionali ed europee su alcune strategie territoriali di sviluppo che possano generare cambiamenti e metamorfosi socio-economiche feconde per tutti".

Nata nel 2010, la Fondazione di Comunità di Messina (da poco divenuta Fondazione MeSSInA, ente filantropico il cui acronimo sta per Fondazione delle Comunità del Mediterraneo Sostenibili e Solidali per l’Inclusione e l’Accoglienza) in questi anni ha dimostrato che uno sviluppo sostenibile sul piano economico, sociale, ambientale, educativo e umano non solo è possibile, ma praticabile. Per combattere le diseguaglianze e contrastare i mutamenti climatici. E con un’attenzione particolare alle fasce più deboli della popolazione.

Tra i suoi principali progetti, da ricordare: l’ideazione partecipata e l’avvio di un piano strategico di sviluppo umano sostenibile a Roccavaldina, area interna del messinese, attorno alla creazione di un polo avanzato, internazionale, di ricerca, formazione e produzione di bioplastiche dalle trebbie di scarto del Birrificio Messina;

l’accompagnamento e sostegno alla nascita e/o al consolidamento e sviluppo di oltre 200 imprese social-green, fra cui alcune rigenerate dai lavoratori. Ultima in ordine di tempo: le Ceramiche Siciliani Pattesi, che derivano dalle famose ceramiche Caleca; la regia del programma di riqualificazione urbana, con capofila il Comune di Messina, che ha portato al superamento di due fra le più grandi baraccopoli della città post terremoto del 1908. Tutto ciò ha consentito a circa 650 persone di andare a vivere in una casa scelta e a poco meno di metà di esse in un’abitazione di proprietà, anziché finire in quartieri “ghetto”. Inoltre, una delle aree, precedentemente liberate, è divenuta un parco sperimentale sull’architettura e sull’ingegneria sostenibile, dove si sperimentano prototipi, fra cui una comunità energetica capace di redistribuire l’energia prodotta, con l’esplicito obiettivo di contrastare la povertà energetica.

 Serena Termini

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)
Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)