Le religiose per il Sinodo. Staffetta di preghiera, tra le congregazioni presenti in Diocesi, per accompagnare il cammino
Ogni mese si prega con le parole di un fondatore. I laici sono invitati
Il tutto ha avuto inizio quando il vescovo Claudio e la segreteria del Sinodo diocesano hanno chiesto alle varie realtà di vita consacrata presenti in Diocesi di pregare per la buona riuscita del Sinodo. «Tornata a casa dall’incontro del 30 aprile scorso con, tra gli altri, il nostro vescovo – racconta suor Donatella Lessio, francescana elisabettina, delegata Usmi (Unione superiore maggiori d’Italia, realtà che raggruppa le religiose delle diverse congregazioni) della Diocesi di Padova dal 2018 – ho cominciato a chiedermi come avremmo potuto rispondere alla richiesta fatta».
Nei pensieri della religiosa è quindi riecheggiata la parola “sinodalità”, ossia il “camminare insieme” che «ha preso il sopravvento sulle altre idee che mi frullavano in testa». Suor Donatella ha posto la questione al consiglio dell’Usmi e «l’idea di camminare insieme – nella propria specificità, nel proprio carisma – è piaciuta molto: subito ci siamo messe al lavoro per concretizzare l’intuizione».
Ed è così che è nata una “staffetta di preghiera” che vorrebbe accompagnare tutti e tre gli anni della durata del Sinodo, coinvolgendo la spiritualità dei fondatori e delle fondatrici degli istituti religiosi presenti in Diocesi. Il progetto prevede che ogni mese venga recitata la stessa preghiera da tutte le comunità religiose femminili (70), dai monasteri (7) e dalle eremite (3). «Una supplica continua a voci diverse, con tonalità diverse, con parole diverse, fatta da cuori diversi. Pregare con le parole delle altre congregazioni religiose presenti in Diocesi mi sembrava un vero esempio di sinodalità – sottolinea suor Donatella – Come nella corsa a staffetta, dove gli atleti si passano il “testimone”, così anche noi vorremmo, attraverso le preghiere dei nostri fondatori e fondatrici, passarci (pregando) di mese in mese le diverse invocazioni (il testimone)».
Delle suppliche usate nella staffetta – tante e varie che evidenziano la pluralità, la vivacità, la creatività della vita consacrata – alcune sono scritte “di pugno” dagli iniziatori degli istituti religiosi, altre sono tratte dai loro scritti e altre ancora sono state scritte per chiedere delle “grazie”. Gli istituti che hanno aderito all’iniziativa hanno inviato, o invieranno, alla segreteria dell’Usmi una preghiera della loro fondatrice o fondatore con una breve biografia; questo per permettere una conoscenza della storia e del carisma di quella congregazione.
Al progetto son invitati a partecipare anche i laici; possono richiedere il testo del mese corrente all’indirizzo usmi.diocesipadova@gmail.com «Il nostro obiettivo – conclude la religiosa – è far salire senza sosta, come avviene per l’incenso, delle invocazioni per la buona riuscita del Sinodo. Pregare è “camminare” e facendolo insieme vorremmo fosse anche una testimonianza».