La banda di Centrale di Zugliano. Da un secolo, la banda che unisce nonni e nipoti

È l’associazione più longeva del Comune di Zugliano I 40 componenti della banda di Centrale portano avanti una tradizione centennale, ma ricca di innovazioni, per avvicinarsi al pubblico, anche giovanile. E sono tanti i bambini che ogni anno si iscrivono alla scuola allievi

La banda di Centrale di Zugliano. Da un secolo, la banda che unisce nonni e nipoti

Il 2024, che si avvia alla conclusione, è stato un anno speciale per il corpo bandistico di Centrale di Zugliano. Si festeggiano ben 100 anni dalla fondazione e le occasioni per ricordare il passato, ringraziare per il presente e progettare per il futuro non mancano di certo. Già dai primi mesi dell’anno si sono susseguiti concerti per commemorare il lungo cammino fatto da questo proficuo gruppo che, prima di essere formato da illustri musicisti, è innanzitutto caratterizzato dall’amicizia che li lega. «È un ambiente vivace dove si socializza, si vivono momenti aggregativi per tutte le età, si spazia dagli 11 agli 82 anni», spiega il presidente Giuliano Dagli Orti, musicista di clarinetto. Da statuto, la banda ha finalità socio-culturali, con l’obiettivo di diffondere e promuovere la musica nel territorio: «Sono stati 100 anni pieni di attività e si suona soprattutto per divertirsi – conferma Diego Maculan, classe 1953 – Dopo 50 anni sono ancora qui a suonare il flicorno baritono, innanzitutto perché adoro il mio strumento, ma anche perché mi piace far divertire chi ci ascolta e mi arricchisco ogni volta che viviamo un gemellaggio con altre bande sia italiane che straniere». Tutto ha avuto inizio dall’idea di un giovane cappellano, don Angelo Santi, che nell’autunno del 1923 propose ad alcuni ragazzi di Azione cattolica di formare un gruppo musicale. Il maestro della banda di Carrè, Valentino De Rossi, venne invitato a fare le prime prove in patronato con una decina di giovani. Nel 1927 fu chiamato a dirigere la banda il maestro Lino Maculan, l’organista del paese che era anche nonno dell’attuale direttore Sandro Maculan, che racconta: «Anche in quegli anni esisteva la scuola allievi e mio nonno insegnava al caldo nella stalla. Mentre lui mungeva, i giovani del paese (compreso Antonio Borgo che sarebbe diventato il futuro direttore, ndg) facevano solfeggio e lezione con il loro strumento».

In seguito il maestro Luigino Faccin, fu Antonio “Toni” Borgo con i suoi 47 anni di direzione, dal 1963 al 2010, ad apportare i maggiori cambiamenti allargando il repertorio (un tempo venivano suonate soprattutto marce, riduzioni, riadattamenti di brani sinfonici o di pezzi d’opera e ouverture). «In parte è stata mantenuta la tradizione ma, grazie al maestro Borgo, è stato fatto un percorso di crescita – aggiunge il direttore – Oggi si propongono colonne sonore dei film e trascrizioni; è cambiato il mondo musicale con brani jazz, pop, rock e pezzi originali per bande. Questa crescita c’è stata a livello internazionale grazie ad artisti che compongono appositamente per le orchestre di fiati». La banda di Centrale si è fermata soltanto tra il 1940 e il 1945 a causa degli eventi bellici. A metà degli anni Settanta si inserirono per la prima volta nell’organico gli elementi femminili e oggi le “quote rosa” sono 14. Una di loro è Anna Zenere, alle percussioni, che spiega sorridendo e mostrando un orgoglio pluri-generazionale: “È sempre un’emozione quando suono in banda assieme ad amici che conosco fin da piccola e al fianco dei miei familiari. Infatti fanno parte della banda anche mio marito e i miei due figli, oltre a un fratello e due nipoti. Erano nella banda anche mio papà e mio nonno. In molte famiglie di Centrale la passione per la musica è passata di generazione in generazione e questo è bellissimo!». C’è poi Marta Sola, ha 19 anni ed è studentessa al conservatorio: «Ho iniziato per caso... Il mio insegnante di musica della scuola media era Sandro Maculan e mi ha invitata ad andare a una prova di flauto traverso. Dopo alcune lezioni individuali sono entrata a far parte della junior band e ora suono in banda da cinque anni. Il momento più emozionante? Quando abbiamo suonato Ross Roy, durante il concerto del 5 maggio in memoria del nostro maestro Borgo ad un anno dalla sua scomparsa». Proprio con quest’ultimo il corpo bandistico di centrale ha raggiunto un notevole livello musicale affermandosi sia in ambito locale che regionale. Anche per il futuro c’è ottimismo, sono tanti i bambini che ogni anno si iscrivono alla scuola allievi. E i rappresentanti del direttivo sono felici di ricordare che «si riesce a garantire un’ottima qualità di insegnamento e si investe perché ci sia un clima di collaborazione». Il direttore Maculan, che suona la tromba durante le ricorrenze religiose e le manifestazioni alpine, aggiunge: «Negli ultimi 50 anni c’è chi ha iniziato con noi il suo percorso musicale e poi ne ha fatto la sua professione: per esempio Angelica, attuale insegnante di clarinetto alle scuole medie, e Davide, figli di un suonatore storico di tromba, hanno cominciato nella nostra scuola e adesso sono dei musicisti professionisti – continua Sandro – Oppure Chiara e Riccardo, due giovani studenti di corno, di 18 e 19 anni, che hanno scelto di iscriversi al conservatorio di Vicenza dopo le scuole superiori. Per noi è motivo di grande soddisfazione».

Il caldo del Natale... e il freddo delle temperature
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Diego Maculan ricorda il freddo che pativano quando suonavano durante i giri augurali tra Natale e Capodanno: «Parecchi anni fa con le temperature sotto lo zero eravamo costretti a chiedere di entrare nelle case per scaldare un po’ gli strumenti che si ghiacciavano poiché il fiato creava condensa. Adesso con le temperature più miti questo non succede più».

Da annotare

Le prossime date in programma per festeggiare il centenario saranno il 22 e 23 dicembre presso la sala polifunzionale Zagorà di Zugliano. Aprirà il concerto la Junior Wind Band con la partecipazione della soprano Jose Borgo. Si ricorda anche la presentazione del libro Il corpo bandistico di Centrale 100 anni di musica, cultura e condivisione a cura di Giulio Dalla Ricca, in programma giovedì 19 dicembre sempre presso la sala polifunzionale. Infine dal 21 al 29 dicembre sarà allestita la mostra di oggetti e strumenti musicali vecchi, originali di un secolo nel rustico di Villa Giusti Suman.

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