L'Unitalsi a Lourdes in pulmann
Lo sciopero delle ferrovie francesi rischia di compromettere il pellegrinaggio a Lourdes, ma l'Unitalsi di Padova non si perde d'animo, anzi individua un mezzo alternativo. Malati, pellegrini e volontari raggiungeranno in pullman la grotta delle apparizioni per vivere una settimana di spiritualità, dal 27 giugno al 3 luglio.
È cambiato il mezzo di trasporto per raggiungere la grotta di Lourdes, ma l’entusiasmo e la fede sono rimaste quelle di sempre. L’Unitalsi di Padova non si è lasciata frenare dallo sciopero delle ferrovie francesi che rischiava di compromettere il pellegrinaggio, in programma dal 27 giugno al 3 luglio. Anzi, di fronte all’inconveniente ha gettato il cuore oltre l’ostacolo trovando un mezzo di trasporto alternativo al treno ma altrettanto comodo e sicuro: il pullman.
E se il personale e i pellegrini potranno contare su corriere con i comfort del gran turismo, i malati viaggeranno su mezzi modulari, allestiti per far fronte alle esigenze di ciascuno. A bordo saranno predisposti infatti spazi riservati alle sedie a rotelle, poltrone reclinabili e barelle. I pullman attrezzati partiranno da Padova nel tardo pomeriggio in modo tale da raggiungere la meta la mattina successiva, senza soste per i pasti, che verranno serviti a bordo, dove i malati saranno assistiti non soltanto dai volontari e da un sacerdote, ma anche da medici e infermieri. I mezzi riservati ai pellegrini, invece, faranno una breve sosta per la cena. Anche il pellegrinaggio in aereo, dal 28 giugno al 2 luglio, quest’anno pone una grossa sfida: per la prima volta una carrozzina verrà fatta salire direttamente a bordo anziché essere caricata nella stiva.
«La scelta del pullman è stata obbligata – spiega l’organizzatrice Giliola Secco – Da più di 30 anni organizziamo pellegrinaggi a Lourdes a misura di malati, ma questo mezzo di trasporto per noi è un’esperienza nuova. L’aspetto positivo è che gli iscritti non si sono scoraggiati, anzi hanno confermato la loro presenza, desiderosi di vivere una settimana di spiritualità. Non c’è un tetto massimo di posti a disposizione: cerchiamo di soddisfare le richieste di tutti».
Il 2018, del resto, è un anno particolare perché Lourdes festeggia i 160 anni delle apparizioni, mentre l’Unitalsi i suoi 115 anni di servizio a fianco di malati e disabili. La sottosezione di Padova, che conta circa 300 iscritti, è attiva in città da oltre 40 anni, ma la proposta di pellegrinaggio attira sempre iscritti da tutta la diocesi. «Molti malati partono con la gioia di vivere un momento di spiritualità, di pienezza e di vicinanza umana – spiega Giliola Secco – lasciandosi alle spalle la solitudine che vivono quotidianamente nelle case di riposo e che sono costretti ad accettare perché non hanno alternative».
«I pellegrini partono con l’atteggiamento dei bambini – afferma don Luca Fanton, assistente spirituale Unitalsi – assolutamente affidati a Maria, indifesi di fronte alle avversità della vita, ma con la certezza che se anche si torna a casa senza l’ombra di una guarigione miracolosa, si è comunque preziosi e amati da Dio». Il pellegrino, quindi, fa del suo viaggio un vero e proprio atto di fede, certo che attraverso l’intercessione di Maria, potrà gioire in Cristo, proprio come è successo per i due sposi delle nozze di Cana, il brano evangelico di riferimento per l’Unitalsi.