In Veneto una piattaforma on-line contro l'epatite C
Nasce in Veneto la prima piattaforma on line d'Italia per debellare l'epatite C. Il presidente della Regione Luca Zaia: "Dal web armi per curare sempre meglio"
“Curare sempre meglio è la stella polare della sanità veneta e, per farlo, bisogna usare tutte le possibili armi. Il web è in questo senso una nuova occasione che ci viene fornita dal progresso e non ce la siamo fatta sfuggire. Come sempre, questa prima esperienza nazionale attuata con la piattaforma informatica Navigatore 2 la mettiamo a disposizione di chiunque ritenga di volerla replicare. Non siamo gelosi dei nostri successi, ne siamo semplicemente orgogliosi”.
Con queste parole, il Presidente della Regione del Veneto commenta la principale novità emersa dal Convegno dell’iniziativa itinerante nazionale denominata “Motore Sanità”, tenutosi a Vicenza: la Regione Veneto è la prima in Italia che ha strutturato un programma di eliminazione dell' Epatite C che intende ridimensionare in maniera importante l'epidemiologia della malattia (del numero dei soggetti infetti) e delle conseguenze cliniche e, per farlo, ha strutturato la piattaforma informatica online "Navigatore 2", una rete web di integrazione 'territorio'-ospedale per la presa in carico del soggetto Hcv positivo nei diversi setting epidemiologici.
La piattaforma online ha collegato tra di loro i centri specialistici che trattavano soggetti con malattia di fegato, i Ser.D e le carceri. Sono stati così sviluppati dal Gruppo di Lavoro vari algoritmi di presa in carico dei soggetti Hcv positivi, nei diversi setting epidemiologici. Regione e Aziende Sanitarie monitorano costantemente le informazioni contenute nel registro Navigatore e si adoperano per evitare ritardi ingiustificati dei trattamenti.
“Già novemila pazienti trattati – fa notare il Governatore – sono la dimostrazione del successo di un’iniziativa originale con la quale sono state messe a frutto le conoscenze sviluppate dalla sanità veneta in anni di impegno sul fronte dell’informatica e dell’informatizzazione. Anche in questo caso – conclude – è stata tradotta in un’azione innovativa la convinzione strategica che fa da sfondo a tante scelte della sanità veneta: si tratta di un settore nel quale non si può mai stare fermi e cullarsi negli allori, che pur ci sono, perché stare fermi significa arretrare. Ma la sanità veneta vuole solamente, e fortemente, andare sempre avanti”.