Il gioco di squadra tra Comuni e Csv che fa muovere i volontari

A Milano e Cosenza altri due esempi di reti virtuose tra enti pubblici e realtà non profit. Nel capoluogo lombardo e in due centri vicini la spesa viene consegnata su auto concesse a noleggio gratuito. In Calabria 80 giovani preparano 2.000 pacchi per tutta la regione

Il gioco di squadra tra Comuni e Csv che fa muovere i volontari

A Milano sono 30 e si muovono in auto noleggiate gratuitamente per consegnare la spesa agli anziani. A Cosenza sono 80 e preparano i pacchi viveri per tutta la Calabria. E oltre all’essere per la maggior parte giovani e alla prima esperienza di volontariato, c’è tra essi un’altra analogia: tutti si sono attivati grazie a progetti nati, nell’emergenza Coronavirus, dalla collaborazione tra i Comuni, i Centri di servizio per il volontariato, altre realtà del terzo settore e, nel caso lombardo, tre imprese profit. Li raccontiamo seguendo la rassegna delle reti tra enti pubblici e non profit che da giorni CSVnet sta proponendo.

#italiakiama è il progetto pensato dall’agenzia di comunicazione padovana Young Digitals insieme a Kia e Supermercato24: lanciato l’8 aprile a Milano e Opera ed ora anche a San Giuliano Milanese, il servizio consiste nella fornitura da parte della casa automobilistica coreana di 16 auto a noleggio con le quali 30 volontari, legati ad associazioni del territorio, consegnano la spesa ordinata online a casa di persone di età avanzata e fragili che abitano nei tre comuni. Il centralino del Comune (020202) raccoglie e seleziona le richieste, il Csv di Milano coordina i volontari, Supermercato24 si occupa di prendere gli ordini e il saldo della spesa (può essere pagata anche da parenti).

Il servizio è entrato a regime solo lunedì 20 aprile (30 le spese consegnate nel primo giorno), perché fino a venerdì il Comune è stato alle prese con lo smaltimento dei buoni spesa finanziati dal Governo, e sta proseguendo regolarmente. In un intervento intitolato “Guardando al futuro. Il Terzo settore del dopo Covid-19”, il presidente Ivan Nissoli ha sottolineato il “ruolo di cerniera” e la capacità dei Csv, come in questo caso, di “tessere relazioni virtuose tra diversi soggetti per far nascere risposte efficaci ai bisogni delle comunità … in un gioco di squadra virtuoso”.

Insieme #andràtuttobene è invece il titolo del progetto nato dal protocollo d’intesa tra Comune e il Csv di Cosenza, Caritas diocesana, Banco Alimentare della Calabria, Croce Rossa e Fondazione Casa San Francesco d’Assisi, finalizzato all’assistenza delle fasce di popolazione in difficoltà economica. Gli 80 volontari coinvolti hanno confezionato nelle prime tre settimane di aprile 528 pacchi di alimenti solo per le famiglie del capoluogo, già consegnati. E questa è solo parte di un impegno che si è esteso a tutta la regione, con la preparazione complessiva di ben 2.000 pacchi (il Banco calabrese ha infatti sede vicino a Cosenza).

Anche in questo caso, il Comune ha raccolto i bisogni delle famiglie, il Banco ha messo a disposizione il cibo, il Csv ha coordinato le associazioni e gestito i nuovi volontari nel confezionamento e nella consegna a domicilio, mentre le altre realtà si sono occupate del trasporto e della messa in rete delle parrocchie.

Il presidente del Csv Gianni Romeo ha esaltato il significato del coordinamento che ha dato vita al progetto: “Da soli non si va da nessuna parte, bisogna superare la logica del proprio orticello e lavorare in una prospettiva più ampia per il bene comune”. Ora il Comune, il Csv e il terzo settore cittadino sono già al lavoro per capire quali strumenti mettere in campo nella fase della ripartenza “per non lasciare indietro nessuno, pensando ad interventi mirati ed efficaci”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)