Il femminicidio di Giulia Tramontano: “Tragica conseguenza di atti di violenza”
Alessandro Impagniatiello ha confessato nella notte di aver ucciso la compagna, incinta di sette mesi. Gli inquirenti parlano di un gesto premeditato. La procuratrice si rivolge alle donne: “Mai andare all’incontro chiarificatore, è troppo pericoloso”
Ha confessato nella notte Alessandro Impagniatiello. E’ stato lui a uccidere la compagna Giulia Tramontano, incinta di sette mesi. Ha poi occultato il cadavere poco distante da casa. "In 72 ore, nonostante i depistaggi, siamo arrivati a capo di questa triste vicenda grazie alle capacità dei carabinieri della stazione Senago che, raccogliendo le dichiarazioni, hanno capito che c'era qualcosa che non andava", fino "al ritrovamento di ampie tracce di sangue nei pressi dell'abitazione" e al "crollo" dell'assassino. A dirlo è il Generale di Brigata Iacopo Mannucci Benincasa, durante la conferenza stampa per l'omicidio di Giulia Tramontano, questa mattina al tribunale di Milano.
Mannucci Benincasa spiega: "Le indagini partono subito e individuano le contraddizioni di un racconto, che sono diventate prove nel momento in cui le parole di chi le diceva venivano contraddette dai riscontri. Fino a quando, nei pressi dell'abitazione, c'erano ampie tracce di sangue. In quel momento l'assassino è crollato e ha deciso di ammettere l'omicidio, ma non di raccontare verità".
Gli inquirenti parlano infatti di un "racconto non genuino e circostanze che non tornano. L'assassino aveva già in animo di ucciderla prima di incontrarla. Il quadro è talmente chiaro per cui possiamo dire che ci sono ancora delle cose da mettere in luce, ma su gran parte di questa triste vicenda è stata fatta luce".
L’appello alle donne: “Non andate all’ultimo appuntamento”
"La cosa importante che questo omicidio deve insegnare a noi donne è che non bisogna mai andare all'incontro della spiegazione. È un momento da non vivere mai perché estremamente pericoloso" ha aggiunto Letizia Mannella, nel corso della conferenza stampa chiarendo che "si tratta di femminicidio" e che la vicenda "va inquadrata nell'ambito del codice rosso: rappresenta la tragica conseguenza di atteggiamenti di violenza del compagno sopportati dalla donna. È stata uccisa in quanto donna, compagna di persona che non la voleva più".
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Giulia Tramontano sarebbe stata uccisa tra le 19 e le 20.30 di sabato scorso e l'assassino, il suo fidanzato Alessandro Impagnatiello, avrebbe poi provato a disfarsi del suo corpo in due segmenti diversi. Prima nella sua casa, cospargendo il corpo della vittima con l'alcol. Poi nel garage, utilizzando la benzina. E, tra i due tentativi, Impagnatiello avrebbe provato a incontrare alle 2 di notte la sua amante che, però, si sarebbe rifiutata di aprirgli. Questa la ricostruzione dell'omicidio di Senago fatta dagli inquirenti in conferenza stampa, questa mattina al tribunale di Milano. “Questo omicidio oggi lo qualifichiamo come omicidio premeditato" ha concluso Mannucci Benincasa.