Il "casamenteiro". "Prega sant'Antonio. E presto ti sposerai"
La cerimonia di sant'Antonio Casamenteiro si svolge il 22 giugno alle ore 17 con la testimonianza del "Gruppo Sale”, nato a Camposampiero, nella Casa di Spiritualità, come occasione di incontro per chi, per svariati motivi, si ritrova ad affrontare da solo l'età adulta. Poi alle 19 celebrazione della messa con la recitazione dell’antico inno antoniano Si quaeris miracula. Poi un happy hour nel chiostro adiacente la cappella del Beato Luca Belludi con musica e aperitivo.
Sant’Antonio è il santo dei miracoli, per antonomasia. In Portogallo e nei paesi dell’America Latina viene pregato per trovare moglie o marito, appunto «accasarsi» (da cui l’appellativo casamenteiro). Nel Giugno antoniano c'è anche una celebrazione particolarissima dedicata a questa devozione, il 22 giugno alle 17.
«Da queste tradizioni – racconta padre Oliviero Svanera, rettore della Basilica – sono nate alcune riflessioni su un fenomeno oggi non tanto sotterraneo che ci hanno portato poi a proporre una celebrazione ad hoc. Ci sono cioè molte persone sui 35-40 anni che non hanno ancora trovato una soddisfazione nella propria vita. Che sia affettiva, lavorativa, personale. Persone "nel mezzo del cammin" che non hanno raggiunto una pienezza nella vita, una consistenza e realizzazione. Non hanno una gratificazione o uno sbocco vocazionale adeguato, non necessariamente spirituale. Da queste riflessioni nasce una particolarissima celebrazione in Basilica, dedicata proprio a sant’Antonio casamenteiro».
Persone, quindi, alle quali sembra mancare la "dote" per dare un senso alla propria esistenza e che spesso portano sulle spalle una grande sofferenza, magari non espressa o latente. La cerimonia si apre con la testimonianza del "Gruppo Sale", nato a Camposampiero, nella Casa di spiritualità, come occasione di incontro, amicizia, confronto per chi, per svariati motivi, si ritrova ad affrontare da solo l'età adulta. Poi alle 19 celebrazione della messa con la recita dell’antico inno antoniano "Si quaeris miracula" (se cerchi i miracoli). Una opportunità dunque di preghiera al Santo per chiedere l'intercessione e affidargli le richieste e desideri tenuti sopiti. Poi un happy hour nel chiostro adiacente la cappella del beato Luca Belludi con musica e aperitivo. Un momento di festa e fraternità che, lo scorso anno nella sua prima edizione, ha visto la partecipazione di tantissime persone, giovani o "diversamente giovani".