Il Vangelo e i soldi. Consigli parrocchiali per la gestione economica. Al via lunedì 20 gennaio gli incontri formativi
Come si investono le risorse dice molto della vita di una comunità. I membri dei Cpge sono chiamati a contribuire all'Annuncio con il consiglio, la vita comunitaria e la responsabilità di educare
Prenderanno il via lunedì 20 gennaio alle 20.45 nel centro parrocchiale di Sarmeola gli incontri a cui l’ufficio amministrativo diocesano invita tutti i consigli per la gestione economica (Cpge) delle parrocchie della Chiesa di Padova. Nove appuntamenti ravvicinati, fino al 6 febbraio su tutto il territorio diocesano, che rappresentano anzitutto un’occasione di formazione e confronto per operatori pastorali che offrono il loro servizio nel versante fondamentale e delicato di gestire beni e finanze in accordo con lo stile evangelico.
A conferma di questo, «inizieremo ogni incontro con un momento di spiritualità sul brano dell’amministratore scaltro ma disonesto tratto dal Vangelo di Luca – sottolinea Vanna Ceretta, economa diocesana – Sarà il modo per ribadire ancora una volta come redigere il bilancio di una comunità sia uno dei modi più efficaci che abbiamo per verificare il percorso della nostra parrocchia: come decidiamo di investire le nostre risorse dice molto delle scelte fondamentali che prendiamo».
Il vescovo Claudio, nel videomessaggio registrato appositamente per questi incontri, si appella proprio al contributo dei Cpge all’annuncio del Vangelo nella società in profonda trasformazione nella quale ognuna delle 459 parrocchie della Chiesa padovana è immersa. Non mancheranno riflessioni sui dati aggregati dei rendiconti delle parrocchie, sono 440 i Cpge che hanno comunicato i dati 2018 all’ufficio. E non mancherà neppure il confronto sul sondaggio commissionato dalla Diocesi sull’utilizzo di materiale plastico da parte delle parrocchie, nei centri parrocchiali e nelle sagre. «I dati sono in fase di elaborazione – riprende Vanna Ceretta – Il quadro non permette al momento di indicare soluzioni definitive, ma sarà importante continuare a ragionare insieme su come rendere sempre più sostenibili le nostre comunità». Nel frattempo, sono salite a 242 le parrocchie che hanno sottoscritto il contratto per l’approvvigionamento di energia elettrica da fonti rinnovabili, per un totale di quasi 570 utenze e 4,3 milioni di kwh complessivi.
A guidare la scaletta degli incontri saranno le tre attenzioni elencate dal vescovo Claudio nell’introduzione al Rapporto annuale 2018. Anzitutto saper consigliare e gestire i beni e il denaro: «C’è il rischio di ricorre a piccole scaltrezze, furbizie… – dice il vescovo nel video – ma l’impegno di tutti è quello di entrare nella legalità e trasparenza». In secondo luogo, non separare la vita di fede dalla vita economica. In questo tempo la Chiesa deve predisporsi a restringersi: nel futuro non sarà possibile mantenere quante ereditato dal passato; occorrerà scegliere a cosa non rinunciare. In terzo luogo, vivere la comunità, per maturare un pensiero comune in parrocchia, perché insieme si raggiungono risultati più importanti che singolarmente. A questo si aggiunge la responsabilità educativa di un uso del denaro che sia cristiano: «Non si tratta di fare i pauperisti, ma di assumersi la responsabilità di fare del bene con quello che abbiamo».