Il Coronavirus raccontato dai settimanali diocesani: un’informazione completa che dà voce alla speranza
Basta però scorrere le edizioni cartacee dei numeri appena pubblicati o quelle online aggiornate quotidianamente per rendersi conto di come, anche in questi momenti, sia emerso il ruolo che la stampa di ispirazione cattolica è chiamata a svolgere: essere al servizio delle proprie comunità attraverso un’informazione completa che sappia dare voce, sempre e comunque, alla Speranza. Con le messe sospese in tante diocesi italiane, con le attività ecclesiali ma anche civili ridotte al minimo, può sembrare quasi una missione impossibile dinanzi agli scenari catastrofici ormai da una settimana parte del mondo mass mediale italiano sta tratteggiando
Sono giorni particolari quelli che si stanno vivendo nelle redazioni dei settimanali diocesani, specie in quelle che hanno come riferimento territori coinvolti in modo particolare nella diffusione del Coronavirus.
Basta però scorrere le edizioni cartacee dei numeri appena pubblicati o quelle online aggiornate quotidianamente per rendersi conto di come, anche in questi momenti, sia emerso il ruolo che la stampa di ispirazione cattolica è chiamata a svolgere:
essere al servizio delle proprie comunità attraverso un’informazione completa che sappia dare voce, sempre e comunque, alla Speranza.
Con le messe sospese in tante diocesi italiane, con le attività ecclesiali ma anche civili ridotte al minimo, può sembrare quasi una missione impossibile dinanzi agli scenari catastrofici ormai da una settimana parte del mondo mass mediale italiano sta tratteggiando.
Eppure quello che emerge dall’impegno dei giornalisti e dei collaboratori delle testate della Fisc (ma la stessa cosa sta avvenendo per Tv2000, per Avvenire, nelle radio del circuito InBlu o nelle televisioni del Corallo) è ancora una volta un giornalismo davvero di “prossimità” capace di raccontare, giorno per giorno, un Paese che si è trovato a vivere una situazione inaspettata.
Lo fa cercando di comprendere quello che sta avvenendo, quali possono essere gli atteggiamenti più utili da tenere per evitare la diffusione del virus e quali potranno essere gli scenari futuri; lo fa dando la parola agli esperti od offrendo la testimonianza di chi si è trovato coinvolto in prima persona, evidenziando come anche in questa occasione solidarietà ed altruismo siano possibili e possano contrastare l’egoismo che una paura incontrollata alimentata dalla psicosi collettiva porta inevitabilmente con sé; lo fa con un’opera di informazione e formazione per una seria prevenzione non scadente nell’inutile allarmismo.
È il tentativo, in un momento di smarrimento come l’attuale, di offrire un riferimento univoco per un’opinione pubblica impegnata ad orientarsi fra fake news, messaggi “ufficiali” spesso discordanti e una politica incapace in troppi casi di andare oltre il proprio limitato interesse elettorale.
Le pagine delle testate Fisc – anche in questa settimana così particolare – non sono rimaste vuote: è anche questo un piccolo segnale della Speranza cui siamo chiamati, da credenti, ogni giorno a rispondere.
Mauro Ungaro
presidente della Fisc