I ringraziamenti della nonnina che ha gioito della compagnia dei giovani in casa di riposo
Dal 3 al 6 aprile, circa 250 giovani si sono messi gratuitamente al servizio degli altri per 72 ore
Un coniglietto fatto a maglia, con il musetto e gli occhi neri e un bel nastrino rosa al collo e un foglio di carta a righe, ritagliato con precisione da un quaderno. Le parole, scritte con una penna stilografica blu, sono ordinate e precise, senza macchie, errori o cancellature.
“Liebe Jugend!”… “Cari giovani! È stato molto carino da parte vostra venire a trovarci. Ci avete intrattenuto e avete lavorato sodo. Vi auguro di concludere bene questo anno scolastico e che la vostra vita sia piena di gioia”.
Ida Gufler non ha una pagina Facebook, non è solita postare stories o selfie su Instagram o pensieri su Twitter. Per i suoi “messaggi” ha sempre usato carta e penna (stilografica). Lo ha fatto anche questa volta, senza immaginare probabilmente che quel suo semplice “grazie”, per uno strano incrocio di linguaggi, l’avrebbe portata ad essere per la prima volta, nella sua vita, “social”.
Ida Gufler ha 80 anni ed è un’ospite della casa di riposo di S. Martino in Passiria (Bolzano), dove la scorsa settimana hanno fatto tappa i giovani del progetto “72 ore senza compromessi”, promosso dalle associazioni Südtiroler Jugendring, Südtirols Katholische Jugend e youngCaritas.
Dal 3 al 6 aprile, circa 250 giovani si sono messi gratuitamente al servizio degli altri per 72 ore. Senza compromessi. Senza se e senza ma. Insieme hanno lavorato (sodo) complessivamente per 18mila ore per la realizzazione di 38 progetti legati a realtà sociali e caritative. Si sono sporcati le mani sistemando dei giardini o dipingendo e decorando muri, hanno sistemato le aree interne ed esterne dei centri di accoglienza dei migranti, hanno condiviso le loro giornate con gli ospiti delle case di riposo, organizzando giochi e momenti di ricreazione.
Per comunicare, i giovani protagonisti della “72 ore senza compromessi”, hanno usato una pagina dedicata su Facebook. La stessa pagina che ospita oggi – insieme al tenero coniglietto di lana color caffellatte che ti guarda con i suoi occhioni neri – il messaggio scritto a mano da “nonna Ida”.
“Se camminiamo insieme, giovani e anziani, potremo essere ben radicati nel presente e, da questa posizione, frequentare il passato e il futuro: frequentare il passato, per imparare dalla storia e per guarire le ferite che a volte ci condizionano; frequentare il futuro, per alimentare l’entusiasmo, far germogliare i sogni, suscitare profezie, far fiorire le speranze. In questo modo, uniti, potremo imparare gli uni dagli altri, riscaldare i cuori, ispirare le nostre menti con la luce del Vangelo e dare nuova forza alle nostre mani” (Papa Francesco, Christus vivit, n. 199).
Irene Argentiero