I parlamentari eletti in Veneto: sedici i volti nuovi

Sono sedici le matricole tra i 48 parlamentari eletti in Veneto (16 senatori e 32 deputati) che il 13 ottobre parteciperanno alle sedute d’avvio della diciannovesima legislatura repubblicana (la prima con soli 600 eletti) nelle aule di Palazzo Madama e di Montecitorio.

I parlamentari eletti in Veneto: sedici i volti nuovi

Chi debutta. Tra i debuttanti al Senato troviamo Aurora Floridia, veronese di Malcesine, che rappresenterà l’Alleanza Verdi-Sinistra Italiana. Farà capolino sui banchi di Montecitorio la renziana Elena Bonetti, che è stata ministra per le Pari opportunità prima nel governo Conte II e poi nell’esecutivo Draghi. Altra esordiente, con Azione-Italia Viva, è Valentina Grippo, giornalista professionista esperta di turismo, consigliera regionale del Lazio. Non si era mai accomodato sulle poltrone della Camera nemmeno l’ex sindaco di Verona Flavio Tosi, che ci arriva con Forza Italia. Tosi si era meritato il titolo di onorevole nel 2014, quando era stato eletto con il Carroccio al Parlamento europeo, dal quale però si era dimesso subito preferendo lo scranno scaligero.

Della pattuglia di debuttanti fanno parte, per Fratelli d’Italia, nomi importanti come Alessandro Urzì, giornalista professionista, consigliere provinciale a Bolzano ed eletto nel plurinominale di Vicenza. Un’altra matricola di lusso dei meloniani, a 75 anni, è l’ex pubblico ministero Carlo Nordio, aspirante guardasigilli. Come pure Francesco Filini, studioso di sistemi monetari, che dirige l’Ufficio studi di Fratelli d’Italia. Direttore artistico dell’Arena di Verona è Gianmarco Mazzi, che ha fatto più volte parte della squadra di autori di Amadeus al Festival di Sanremo. Marco Padovani è stato invece assessore comunale alla Sicurezza a Verona, nella giunta di Federico Sboarina. Fanno il loro debutto alla Camera anche Silvio Giovine, assessore al Commercio, al Lavoro e al Turismo del Comune di Vicenza e l’imprenditrice opitergina Marina Marchetto Aliprandi. Completa la squadra di Fdi Matteo Gelmetti, vicepresidente di VeronaFiere e neo-senatore. Anche la Lega salviniana schiera due esordiente: uno lo è davvero, Gianangelo Bof, coordinatore della Lega di Treviso, che per tre mandati ha svolto le mansioni di sindaco di Tarzo. Cambia solo assise e torna in Italia, al Senato, la bassanese Mara Bizzotto, che sedeva al Parlamento europeo dal 2009. Corona il sogno dell’elezione a Montecitorio pure Martina Semenzato, esponente di Coraggio Italia, eletta all’uninominale di Venezia. Un volto davvero nuovo è quello della democratica Rachele Fabris, 25 anni, trevigiana, assistente dell’europarlamentare vicentina Alessandra Moretti.

Chi torna. Torna invece alla Camera la veneziana Luana Zanella, per l’Alleanza Verdi-Sinistra Italiana, che era già stata deputata per i Verdi dal 2006 al 2008. Nuovo mandato come deputato anche per il padovano Piergiorgio Cortelazzo, che all’incarico parlamentare di Forza Italia continua ad abbinare la presidenza di Acquevenete. Bis alla Camera, nel plotoncino di Fdi, anche per Ciro Maschio, avvocato veronese. La padovana Elisabetta Gardini si era già accomodata a Montecitorio dal 2006 al 2008 (con Forza Italia) e poi per pochi giorni nel giugno 2010, optando poi per il seggio continentale. Nel team di Fratelli d’Italia merita il bis anche la thienese Maria Cristina Caretta. Seconda legislatura pure per Alberto Stefani, sindaco di Borgoricco e commissario veneto della Lega Salvini Premier, e per Arianna Lazzarini, primo cittadino leghista di Pozzonovo. Si confermano a Montecitorio pure l’imprenditore trevigiano Dimitri Coin ed Erik Umberto Pretto, leghista di Schio, che ha lavorato nelle commissioni Bilancio e Difesa. E con loro Ingrid Bisa, avvocato civilista, già consigliera di Cavaso del Tomba. Alla quarta elezione è invece Massimo Bitonci, già sindaco di Cittadella e di Padova, nonché sottosegretario al Mef nel primo governo Conte, che è stato eletto due volte deputato e una volta a palazzo Madama. Torna al Senato il senatore leghista veronese Paolo Tosato, che il 2 luglio 2014 aveva preso proprio il posto di Bitonci e che successivamente ha difeso lo scranno. Al rientro in Parlamento (stavolta alla Camera) è Enrico Cappelletti, già senatore del Movimento Cinque Stelle dal 2013 al 2018 e poi candidato presidente alle Regionali del 2020. Il secondo mandato consecutivo premia Barbara Guidolin, di Bassano del Grappa, che ottiene la conferma a Palazzo Madama con i pentastellati. Terzo mandato a Montecitorio, invece, per il padovano Alessandro Zan, alfiere del Pd, che nel 2013 aveva debuttato sotto le insegne dei vendoliani di Sinistra ecologia libertà (Sel). Alla quarta legislatura è Daniela Sbrollini, senatrice berica, che stavolta ha ottenuto i galloni sotto le insegne del Terzo Polo calendian-renziano.

Rappresenterà il Veneto in Parlamento anche Enrico Letta, segretario dimissionario del Pd, che è stato eletto deputato per la prima volta nel 2001 e che ha guidato il governo dal 2013 al 2014. Avrà la responsabilità di portare in Parlamento le istanze del Nordest anche Piero Franco Rodolfo Fassino, 72 anni, eletto deputato per la prima volta nel 1994, già segretario dei Democratici di sinistra e poi sindaco di Torino. Missione compiuta anche per l’ex ministro della Salute Beatrice Lorenzin che, dopo tre legislature a Montecitorio (nel 2008 e nel 2013 eletta con il Popolo della Libertà), trasloca a Palazzo Madama nelle file del Pd. Politici di lungo corso sono anche la forzista Maria Elisabetta Allberti Casellati, presidente uscente del Senato, che in Basilicata ha conquistato il settimo gettone nell’ambito di un cursus honorum iniziato nel 1994. Settimo mandato anche per Adolfo Urso, presidente del Copasir, rieletto senatore con Fratelli d’Italia. Quinto mandato in Parlamento infine per il presidente nazionale dell’Udc, Antonio De Poli, che il suo laticlavio è andato a guadagnarselo nelle Marche.

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