Giornata della donna: Commissione Ue, “progressi nella parità di genere a passo di lumaca”
“Il tasso di occupazione femminile nell’Ue ha raggiunto il picco storico del 66,4% nel 2017, ma la situazione varia da uno Stato membro all’altro”.
È uno dei dati che emergono dalla Relazione 2019 sulla parità tra donne e uomini nell’Ue diffusa ieri a Bruxelles dalla Commissione europea alla vigilia dell’8 marzo.
L’anno scorso otto Stati membri (Austria, Repubblica ceca, Germania, Estonia, Irlanda, Italia, Polonia e Slovacchia) “hanno ricevuto raccomandazioni nell’ambito del semestre europeo per migliorare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro”, specifica la Commissione.
Ma altri dati segnalano problemi sulla tutela della dignità e dei diritti delle donne in Europa. “Le donne sono più esposte al rischio di povertà, con salari inferiori in media del 16% rispetto a quelli degli uomini. Ciò si traduce nel divario pensionistico, che nel 2017 era del 35,7%”.
Inoltre “in alcuni Paesi oltre il 10% delle donne anziane non può permettersi l’assistenza sanitaria di cui ha bisogno”. “Il fenomeno del ‘soffitto di cristallo’ rimane – secondo la Commissione – una realtà nel mondo imprenditoriale, con solo il 6,3% delle posizioni di amministratore delegato nelle principali società quotate dell’Ue ricoperto da donne”.
Frans Timmermans, primo vicepresidente della Commissione, commenta: “Siamo nel 2019 e i progressi nel campo della parità di genere vanno ancora a passo di lumaca. In alcuni Paesi la situazione sta addirittura peggiorando. Tutto quello che chiediamo è: parità per tutti. Nulla di più, ma niente di meno”. Vera Jourová, commissaria per la parità di genere, dichiara: “Le donne sono ancora sottorappresentate in politica in tutta l’Ue, anche nelle istituzioni europee. Vorrei vedere più donne che si candidano alle elezioni. Dovremmo dare l’esempio: invito gli Stati membri a candidare un maggior numero di donne alla carica di future commissarie europee”.