“Emergenza Ucraina”, oltre 1 milione di euro raccolti in 2 giorni. C’è l’adesione dei pediatri

Croce Rossa Italiana, Unhcr e Unicef ringraziano la Rai “per la grande sensibilità dimostrata, che si è tradotta in una eccezionale gara di solidarietà a sostegno della popolazione ucraina”. La Società italiana di pediatria aderisce donando 10 mila euro

“Emergenza Ucraina”, oltre 1 milione di euro raccolti in 2 giorni. C’è l’adesione dei pediatri

“Grazie al sostegno della RAI, in soli due giorni la campagna di raccolta fondi “Emergenza Ucraina” al numero solidale 45525 lanciata da Croce Rossa Italiana, Unhcr e Unicef ha raccolto la straordinaria cifra di un milione di euro. Migliaia di persone hanno dimostrato grande generosità per la popolazione dell’Ucraina, così duramente colpito in questo periodo”. Questo il resoconto di Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa Italiana e delle Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC), Chiara Cardoletti, rappresentante Unhcr per l’Italia, la Santa Sede e San Marino e Carmela Pace, presidente di Unicef Italia. Le tre organizzazioni umanitarie, che hanno deciso di unire gli sforzi per questa emergenza, ringraziano RAI per il Sociale e tutta l’azienda “per la grande sensibilità dimostrata, che si è tradotta in una eccezionale gara di solidarietà a sostegno della popolazione ucraina”.

“Purtroppo le notizie che arrivano dal campo, e che si aggiornano di ora in ora, sono drammatiche – continuano i responsabili delle tre organizzazioni-: oltre 500 mila persone rifugiate fuori dal paese e centinaia di migliaia sfollate al suo interno. Le necessità continuano ad aumentare e la popolazione civile ha urgentemente bisogno di assistenza umanitaria; per questo la campagna di raccolta fondi ‘Emergenza Ucraina’ al numero solidale 45525 continuerà sui canali RAI fino al prossimo 6 marzo”. 

fondi raccolti con questa campagna verranno utilizzati per garantire alle famiglie e ai bambini dell’Ucraina protezione, riparo, coperte, cure mediche, acqua potabile, kit per l’igiene personale e supporto psicologico.
Per aiutare migliaia di persone vulnerabili in Ucraina è possibile donare tramite il numero solidale 45525 con un semplice SMS dal proprio telefono cellulare o con una chiamata da rete fissa: 2 euro al 45525 con SMS inviato da cellulare WINDTRE, TIM, Vodafone, iliad, PosteMobile, Coop Voce, Tiscali; 5 e 10 euro al 45525 con chiamata da rete fissa TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb e Tiscali; 5 euro al 45525 con chiamata da rete fissa TWT, Convergenze, PosteMobile.

La Sip aderisce alla raccolta fondi

Anche i pediatri italiani sono al fianco dei bambini ucraini che stanno vivendo la drammatica esperienza della guerra. La Società Italiana di Pediatria, con una donazione di 10 mila euro, ha aderito alla raccolta fondi straordinaria promossa da Unicef, Croce Rossa Italiana e Unhcr per fornire assistenza umanitaria e sociosanitaria ai minori e alle loro famiglie nei territori colpiti dal conflitto. I fondi raccolti attraverso la campagna saranno utilizzati per beni di prima necessità come rifugi, coperte, cure mediche, acqua potabile, kit per l’igiene personale e supporto psicologico.

“Sono oltre 7 milioni e mezzo i bambini ucraini a rischio della propria vita – ricorda la Sip -, molti necessitano di immediata protezione umanitaria e sociosanitaria. Al conflitto si aggiunge la pandemia da Covid-19 che secondo l’Unicef ha registrato un aumento del 555% tra il 15 gennaio e il 25 febbraio, mettendo a dura prova la popolazione ora costretta alla fuga dai centri colpiti dai combattimenti”.

“Preoccupa in particolare la situazione dei bambini più fragili, con tumori o altre patologie, costretti a causa della guerra a interrompere cure e trattamenti di cui hanno bisogno - afferma la presidente SIP, Annamaria Staiano -. Occorre uno sforzo collettivo e corale per aiutare questi bambini, che sono purtroppo le prime vittime del conflitto.  I Pediatri italiani sono pronti a fare la loro parte e si rendono disponibili a collaborare con le istituzioni italiane per ulteriori iniziative volte a intensificare l’assistenza sanitaria per questi bambini”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)