È arrivata la maturità. Sull'esame finale ha pesato la confusione dei diversi cambiamenti
Il ministro Bussetti ha già avuto occasione di rivolgersi ai maturandi invitandoli a “non sentirsi soli” di fronte a una prova così importante.
Maturità. E’ quasi obbligatorio scriverne, visto che dovunque ci si giri si trovano i consigli su come prepararsi al meglio, sulla dieta da seguire, sull’ansia da combattere, sulle tecniche migliori per affrontare l’esame per eccellenza.
Un esame – si parte il 19 giugno –, in verità, sul quale quest’anno ha regnato – regna ancora? – una certa confusione, visti i cambiamenti in corsa subentrati nei mesi passati. Il primo, forse quello col maggior impatto mediatico, riguarda la famosissima “terza prova”, che è stata abolita, Come si ricorderà, si trattava del cosiddetto”quizzone”, a cura delle commissioni d’esame. In ogni caso, i sondaggi tra gli studenti danno l’abolizione della terza prova come un successo. Così è, ad esempio, per Skuola.net, che ha provato a sondare un campione di oltre un migliaio di maturandi per cogliere il loro gradimento sui cambiamenti in corso. E l’abolizione della terza prova metterebbe d’accordo ben il 45% degli intervistati, secondo i quali la struttura con due prove scritte e una prova orale, tutte con lo stesso punteggio (massimo 20 punti), è un cambiamento in meglio. Buon giudizio dagli studenti anche per il nuovo sistema di attribuzione dei crediti scolastici: ben il 59% vede l’aumento da un massimo di 25 punti al nuovo tetto posto a 40 crediti come una decisione saggia, in grado di esaltare il percorso svolto dai ragazzi nell’ultimo triennio delle superiori.
Tra le novità di quest’anno si sono anche l’abolizione – per quanto riguarda la prima prova (quella di Italiano; la seconda sarà quella di indirizzo) del tema storico e del saggio breve. Ancora il sondaggio di Skuola.net ha raccolto a questo proposito un buon gradimento degli studenti: il cambiamento riceve infatti il placet del 30%, contro solo il 21% che preferirebbe tornare alla formula dell’anno scorso. I maturandi sembrano apprezzare anche l’addio al saggio breve, sostituito dal testo argomentativo: la nuova tipologia conquista infatti il 43% dei consensi, complici probabilmente l’assetto più snello e le simulazioni svolte a scuola nei mesi scorsi.
Le critiche al Ministero vengono invece, da parte dei maturandi, per quanto riguarda i cambiamenti in merito alla seconda prova e all’orale. Per il secondo scritto non va giù l’ipotesi della prova multidisciplinare, mentre piaceva la cara vecchia materia unica di indirizzo che caratterizzava il secondo scritto. Allo stesso modo, circa 6 studenti su 10 rimpiangono la tesina
Novità promosse o bocciate, di fatto bisognerà affrontarle. Il ministro Bussetti ha già avuto occasione di rivolgersi ai maturandi invitandoli a “non sentirsi soli” di fronte a una prova così importante. Non è un suggerimento da poco. La Maturità è davvero un passaggio decisivo, non solo una interrogazione un po’ speciale. Mette in discussione certamente i ragazzi che l’affrontano, ma anche, in qualche modo, l’intero sistema che li accompagna. E che ha un obiettivo: vederli crescere, il loro “successo”.
Insieme a mille consigli, ascoltate anche questo: fate del vostro meglio, perché c’è una comunità intera pronta non a puntare in dito o a evidenziare cadute e difetti. No. Prima di tutto cerca e scommette sulla vostra buona riuscita
Alberto Campoleoni