È Adriano Scandellari la quarta vittima dell'esplosione nella centrale elettrica di Suviana
Alle 14 di oggi, giovedì 11 aprile, è arrivata la conferma che i vigili del fuoco hanno recuperato la salma dell'ingegnere di 57 anni residente a Ponte San Nicolò, dov'era anche vicepresidente del consiglio pastorale della sua parrocchia. Il cordoglio del vescovo Claudio Cipolla
La notizia che nessuno avrebbe mai voluto accogliere è arrivata alle 14 di oggi. Adriano Scandellari, ingengere 57enne di Ponte San Nicolò, tra i dispersi dopo la terribile esplosione di martedì 9 aprile nella centrale elettrica di Suviana, in provincia di Bologna, non ce l'ha fatta e la sua salma è stata riportata in superficie dai vigili del fuoco. Da subito è seguito i riconoscimento da parte della moglie e dei fratelli, rimasti in loco fin dal momento in cui Scandellari è stato inserito nell'elenco dei lavoratori coinvolti nel drammatico incidente sul lavoro.
Fin dalla mattinata di mercoledì 10 aprile, la parrocchia di San Nicolò si era stretta in preghiera e, nella serata di ieri, aveva vissuto una veglia di preghiera alla presenza del vicario generale della Diocesi, mons. Giuliano Zatti, e dell'assistente generale dell'Azione cattolica diocesana, di cui Adriano era socio, don Fabio Moscato. Scandellari era molto attivo nella sua comunità parrocchiale, dove rivestiva l'incarico di vicepresidente del consiglio pastorale parrocchiale.
Immediata l'espressione di cordiglio anche da parte del vescovo di Padova Claudio Cipolla che ha scritto il seguente messaggio: