Donne. Notizie e immagini che parlano di cambiamento
Oggi molte presenze femminili esprimono una consapevolezza che si concretizza nell’assumere responsabilità in diversi campi del vivere e del pensare.
Lunedì 9 dicembre in prima pagina di diversi quotidiani la foto della squadra femminile di Conegliano che ha vinto il Mondiale di pallavolo.
Martedì 10 dicembre la foto di Sanna Marin, 34 anni, che guida in Finlandia un governo di coalizione composto da giovani donne.
In piazza Duomo a Milano accompagnata da centinaia di sindaci è in prima pagina, l’11 dicembre, la foto di Liliana Segre che torna a indicare nella memoria il primo passo verso il futuro.
Giovedì 12 dicembre, sempre in apertura di giornale, c’è l’immagine di Marta Cartabia prima presidente della Corte Costituzionale: un evento storico nella storia italiana. Ancora il 12 dicembre appare la notizia che le atlete del calcio diventano professioniste come gli atleti.
Lucia Rognini Pinelli e Gemma Calabresi sono l’una accanto all’altra nella foto postata da Mario Calabresi il 13 dicembre sui suoi account social. La tragedia di piazza Fontana del 12 dicembre 1969 ha trovato in questa immagine la sintesi di un percorso di riconciliazione grazie, in particolare, al presidente della Repubblica.
Sabato 14 dicembre lo sguardo di Greta Thunberg, 16 anni, a Torino torna in apertura. Qualche giorno primo era apparso sul Time.
Non era nelle pagine di questa settimana, ma non è possibile dimenticarlo, il volto di Silvia Romano della cui sorte nulla ancora si sa a distanza di oltre un anno dal sequestro in Kenya.
Neppure è possibile tacere su Aung San Suu Kyi, leader della Birmania, premio Nobel per la pace, che oggi è accusata di genocidio nei confronti dei musulmani Rohingya. La sua foto è apparsa l’11 e il 12 dicembre mentre rispondeva alla Corte Internazionale di Giustizia.
I volti che sono stati in prima pagina la scorsa settimana, con nome e cognome, dicono che qualcosa di nuovo sta accadendo, si è levato un vento.
Le donne, non solo quelle citate sui giornali in una settimana di dicembre, stanno cambiando la direzione di una storia intristita dal disorientamento, dall’incertezza, dalla paura.
E’ già accaduto altre volte ma oggi molte presenze femminili esprimono una consapevolezza che si concretizza nell’assumere responsabilità in diversi campi del vivere e del pensare dove si incontra la domanda di futuro.
C’è in questa assunzione di responsabilità una dimensione, quella intellettuale, che si declina con una vocazione educativa aperta al futuro.
Il vento delle donne sta soffiando nel dialogo tra generazioni sul senso e sulla sfida del cambiamento.
Le donne si sono messe in ascolto, hanno capito, hanno preso la parola.