Dall’Ucraina a Gaza, il Forum Terzo settore aderisce alla mobilitazione per il cessate il fuoco
La portavoce, Vanessa Pallucchi: “I Governi ascoltino la società civile che indica strada della pace. Assistiamo alla dimostrazione della fragilità degli equilibri internazionali, mentre la via della diplomazia e della soluzione pacifica dei conflitti diventa sempre più difficile da percorrere”
“A due anni dallo scoppio della guerra in Ucraina lo scenario internazionale è sempre più grave, con la drammatica intensificazione del conflitto israelo-palestinese a seguito dell’attacco disumano di Hamas e della sproporzionata risposta militare da parte di Israele. Assistiamo alla dimostrazione della fragilità degli equilibri internazionali, mentre la via della diplomazia e della soluzione pacifica dei conflitti diventa sempre più difficile da percorrere. In questo quadro è lo stesso principio di autodeterminazione dei popoli a perdere riconoscimento, se non addirittura ad essere negato”. Così Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore - che rappresenta oltre 100 reti nazionali di Terzo settore - ufficializza l’adesione alla Giornata di mobilitazione di sabato 24 febbraio nelle città italiane, indetta dalla Rete Italiana Pace e Disarmo per chiedere di fermare la follia criminale di tutte le guerre.
“Mai come ora - prosegue Pallucchi - è imperativo promuovere la cooperazione tra Paesi, schierarsi per la pace e per un modello di sviluppo fondato sulla tutela dei diritti della persona e la giustizia sociale. Ci uniamo alle tante voci che stanno denunciando in questi mesi il massacro di innocenti e la pericolosissima corsa al riarmo degli Stati. Ci appelliamo inoltre ai Governi, italiano ed europei innanzitutto, affinché ascoltino le organizzazioni della società civile, che stanno indicando la strada della pace da seguire”.