Dall'1 al 7 ottobre la Settimana Nazionale della Dislessia: a Padova due laboratori nelle scuole e un convegno
Una settimana tutta dedicata alla dislessia, con eventi di informazione e sensiblizzazione, convegni, laboratori per studenti su tutto il territorio italiano. Dall’1 al 7 ottobre AID, Associazione italiana dislessia, organizza la terza edizione della Settimana Nazionale della Dislessia, in concomitanza con la European Dyslexia Awareness Week, promossa dalla European Dyslexia Association (EDA). Più di 1000 i volontari coinvolti nelle oltre 90 sezioni AID, in collaborazione con 300 istituzioni tra enti pubblici e istituti scolastici.
«Un evento importante – sottolinea Manola Favero, presidente della sezione padovana – per far conoscere meglio la dislessia, dietro la quale, è bene ricordarlo, vi è anche un aspetto emotivo. Gli eventi che organizziamo servono proprio per far capire cosa succede ad un ragazzo con dislessia o con altri disturbi dell’apprendimento. Ma le attività che proponiamo sono utili a tutti gli studenti perché sono strategie di studio che possono essere messe in atto da tutti. L'obiettivo è puntare alla collaborazione e alla valorizzazione del potenziale di ogni ragazzo».
Filo conduttore della manifestazione di quest’anno è la sinergia di due elementi fondamentali nella visione dell’Associazione, sin dalla sua fondazione: il potenziale e la collaborazione. Ogni persona ha una propria unicità: è importante cooperare per imparare a valorizzare il potenziale di ciascuno, al di là delle difficoltà. Questo punto di vista diventa cruciale quando ci si relaziona con persone con DSA, bambini, ragazzi o adulti. Le difficoltà non sono infatti invalicabili: cambiando strategie d’apprendimento o metodologie di lavoro è possibile valorizzare il potenziale di ognuno di loro.
Nel nostro territorio la sezione padovana ha organizzato due laboratori per studenti: uno all’istituto comprensivo di Piazzola sul Brenta e uno a San Martino di Lupari, rispettivamente il 2 e il 6 ottobre. Alunni e docenti saranno impegnati a trasformare il gioco in contenuti disciplinari insieme a Chiara Barausse, docente e formatore Aid e pedagogista e a Fiorella Castegnaro docente e formatore Aid. «L’obiettivo che ci prefiggiamo – specifica Chiara Barausse – è puntare a favorire l’inclusione e l’accettazione di sé e dell’altro, a 360 gradi, non solo per quanto riguarda il disturbo specifico dell’apprendimento. Cerchiamo di far comprendere ai ragazzi cosa si prova ad un avere un disturbo, vogliamo far capire che non è “cattiva volontà” e spiegare perché vengono dati determinati strumenti». I laboratori, di 2 ore ciascuno con una cinquantina di ragazzi per scuola, saranno di tipo interattivo con video di personaggi famosi e attività pratiche che saranno utili per capire qual è il proprio stile cognitivo. «Ognuno di noi ha caratteristiche diverse – spiega la Barausse – c’è chi ha una memoria più visuale, o uditiva o figurativa, chi è facilitato dalle mappe concettuali. Ogni studente ha esigenze diverse e un bravo docente dovrebbe valorizzare queste diversità. Oggigiorno c’è una maggiore conoscenza sui disturbi specifici dell’apprendimento, ma si riscontrano ancora alcune resistenze ad attivare una didattica personalizzata. La scuola dovrebbe mettersi più in gioco sul piano delle relazioni ed è necessario lavorare molto sulla didattica per attivare delle modalità più innovative, limitando sempre più la lezione frontale a favore, ad esempio, dell’uso delle tecnologie o del cooperative learning. Inoltre, molto spesso i ragazzi dislessici hanno un potenziale intellettivo al di sopra della media: c’è quindi uno scarto enorme da dover superare».
In ambito scolastico l’Associazione Italiana Dislessia ha attivato il progetto “Dislessia Amica” , realizzato con Fondazione TIM e d’intesa con il MIUR, il primo progetto formativo gratuito in Italia di e-learning sui DSA, che ha visto coinvolti 6.007 Istituti Scolastici e 169.882 insegnanti dalla scuola primaria a quella secondaria di 1° e 2° grado. Dopo una prima fase di sperimentazione che ha coinvolto 30 scuole durante l'anno scolastico 2015-2016, nel 2016-2017 e nel 2017-2018 hanno partecipato ben 6.007 istituti scolastici, suddivisi in tre sessioni formative di 3 mesi ciascuna, per un totale di 169.882 insegnanti. Al termine del percorso 4.978 scuole hanno ottenuto il riconoscimento “Dislessia Amica” e sono stati oltre 150.000 gli insegnanti certificati. Nel territorio padovano ben 28 gli istituti (fra scuole e istituti comprensivi) inseriti nell’albo.
Oltre ai due laboratori la sezione padovana organizza per la settimana nazionale anche un convegno, mercoledì 3 ottobre alle 17.30 presso il Cinema Teatro Giardino di San Giorgio delle Pertiche. “DSA= eleviamo il potenziale”, il titolo dell’incontro durante il quale i relatori (oltre a Chiara Barausse e Fiorella Castegnaro, anche Giovanna Pelloso, docente e formatore Aid) insieme ad alcuni ragazzi delle superiori e dell’università porteranno la loro esperienza, in positivo e in negativo, e racconteranno come hanno affrontato le difficoltà a scuola e nella vita quotidiana. «Sì perché la dislessia o la discalculia – afferma chiara Barausse – vanno affrontate anche al di fuori della scuola. Per un ragazzino ad esempio può essere faticoso andare a prendersi il gelato e per evitare di fare brutta figura… evita il problema e rinuncia al gelato! È necessario quindi un approccio integrato, scuola, famiglia, specialisti e il supporto della famiglia, se positivo e propositivo, è fondamentale».
Per avere maggiori informazioni sugli eventi a livello locale è possibile mettersi in contatto con la sezione AID più vicina, individuabile a questo link .
Contatti per il Veneto:
Coordinamento Veneto - Laura Nilandi tel. 391 45 53 262 (martedi e venerdì dalle 9 alle 11) mail: coordinamento.veneto@aiditalia.org
Sede di Padova: Manola Favero tel. 393 39 47 143 (martedì e venerdì dalle 9 alle 11) - Email: padova@aiditalia.org Sito WEB: http://padova.aiditalia.org