Convegno don Sturzo: card. Bassetti, “ricostruire il tessuto sociale sfibrato del nostro Paese”
“La presenza dei cattolici nella società italiana è un valore prezioso per l’Italia. Un valore che non può essere dimenticato o cancellato. E proprio in virtù di questo bagaglio immenso di valori e responsabilità, anche oggi vorrei rivolgere un appello paterno a tutti gli uomini e le donne di buona volontà, invitandoli a prendersi cura del nostro amatissimo Paese per ricucire il tessuto sociale del Paese che oggi appare sfibrato”.
Lo ha detto il presidente della Cei, il card. Gualtiero Bassetti, nel suo intervento al Convegno internazionale in occasione del Centenario dell’appello a tutti gli uomini Liberi e Forti, in corso a Caltagirone. Il porporato la considera “un’opera di rammendo da svolgere con spirito di servizio e carità, senza piegarsi a visioni ideologiche, utilitaristiche o di parte”. “Senza seguire lo spirito del mondo e i pifferai magici dalle promesse facili. E partendo proprio da questo Mezzogiorno maltrattato e dimenticato, ricco di talenti ma povero di lavoro e di opportunità”.
Quella da ritessere è “una civiltà basata sulla centralità della persona umana e che rinuncia, in nome del Vangelo, a ogni volontà di oppressione del povero, ad ogni mercificazione del corpo umano e ad ogni rigurgito xenofobo”.
Infine, attualizzando l’appello sturziano, il card. Bassetti ha evidenziato che “oggi come ieri essere ‘liberi e forti’ significa andare controcorrente, rimanendo fedeli al Vangelo in ogni campo dell’agire umano, anche in quello politico, e farsi annunciatori gioiosi dell’amore di Cristo con mitezza, sobrietà e carità. Significa farsi difensori coraggiosi della dignità umana in ogni momento dell’esistenza: dalla maternità al lavoro, dalla scuola alla cura dei migranti. Perché, in definitiva, la vita non si uccide, non si compra, non si sfrutta e non si odia”.