Confindustria Veneto e Università di Padova siglano accordo per la validazione tecnica di mascherine e altri dispositivi medici
La collaborazione si inserisce all’interno del progetto UNI.T.I. - reazione al COVID-19 l’iniziativa promossa dall’Università degli Studi di Padova tramite UniSMART con il patrocinio di Confindustria Veneto, Unioncamere Veneto e l’appoggio di molte istituzioni del territorio.
L'attuale situazione di emergenza, legata al protrarsi della diffusione del COVID-19 in Veneto, rende necessario consentire una maggiore disponibilità di dispositivi di protezione individuale, atti a contrastare il diffondersi della pandemia.
A questo fine, Confindustria Veneto e Università degli Studi di Padova hanno deciso di unire le forze, mettendo a fattor comune le competenze tecnologiche dell’Ateneo e la disponibilità di una buona parte del sistema produttivo di riqualificare le attività di impresa nella produzione di dispositivi sanitari a protezione di cittadini e lavoratori. In questo frangente risulta strategica la cooperazione tra sistema produttivo e mondo scientifico-universitario.
L’obiettivo della collaborazione è quello di dare tutto il supporto necessario alle imprese che si candidano a convertire le proprie produzioni per arrivare alla validazione tecnica di mascherine e di altri dispositivi quali camici, calzari e altro (di tipo “filtrante” e chirurgico e laddove possibile anche ad uso DPI) attraverso le competenze, i laboratori e la strumentazione dell’Ateneo.
L’Accordo di collaborazione tra Confindustria Veneto e Università degli Studi di Padova si inserisce all’interno del progetto UNI.T.I. - reazione al COVID-19: un’iniziativa (promossa dall’Università degli Studi di Padova tramite UniSMART - Fondazione Università degli Studi di Padova e gode del patrocinio di Confindustria Veneto, Unioncamere Veneto e l’appoggio di molte istituzioni del territorio) volta a creare sinergie tra UNIversità, Territorio ed Imprese per mettere in campo azioni concrete in risposta all’emergenza COVID-19.
«Confindustria Veneto e Università di Padova – commenta Carlo Stilli, Direttore Generale di Confindustria Veneto – perseguono un duplice scopo: quello di favorire la produzione locale di dispositivi di necessità e urgenza per affrontare l'emergenza COVID -19 e, al contempo, quello di affiancare e supportare le aziende potenzialmente riconvertibili a questo scopo. Per rendere il processo il più semplice possibile, Confindustria Veneto ha costituito al proprio interno una task force, composta da un coordinatore e da un referente per ciascuna associazione provinciale ed ha attivato un indirizzo di posta elettronica dedicato (uniti@confindustria.veneto.it ) come riferimento unico per le attività legate al presente Accordo».
«L’Università di Padova, oltre ad essere in prima fila per l’emergenza sanitaria con i propri medici e ricercatori, vuole dare un contributo anche attraverso le competenze tecniche che vengono messe al servizio dei molti imprenditori che in questo periodo vogliono convertire le loro linee produttive verso beni di prima necessità per gli operatori sanitari, per la popolazione e per i lavoratori – dice Fabrizio Dughiero, Prorettore al trasferimento tecnologico e ai rapporti con le imprese dell’Università di Padova-. Mascherine filtranti e non, dispositivi di protezione individuale, camici e altri dispositivi essenziali sono tutti prodotti che devono essere sottoposti a test di valutazione: per questo motivo la nostra università ha messo a fattor comune e a disposizione del territorio i suoi laboratori, ricercatori e tecnici per far fronte a queste richieste. A tal scopo la Fondazione della nostra Università - Unismart - ha creato una pagina di supporto a tutte le richieste in questi ambito: www.unismart.it/uniticovid19».