Condanna di Lucano, i legali: "Lunare e esorbitante"

Il commento degli avvocati dell'ex sindaco di Riace, condannato a 13 anni per la gestione dell'accoglienza dei migranti. E le prime reazioni da ong e associazioni

Condanna di Lucano, i legali: "Lunare e esorbitante"

“Una sentenza lunare e una condanna esorbitante che contrastano totalmente con le evidenze processuali”: è il commento dei legali di Domenico Lucano, l'ex sindaco di Riace condannato oggi a 13 anni e due mesi di reclusione per presunti illeciti nella gestione dei migranti. Il dispositivo di condanna prevede anche la restituzione di 500 mila euro dei finanziamenti ricevuti dal Comune di Riace, all'epoca in cui Lucano ne era sindaco, dall’Unione europea e dal Governo.

Per i suoi legali, Giuliano Pisapia e Andrea Dacqua, non solo Mimmo Lucano non avrebbe commesso i reati contestati, ma esprimo stupore per l'entità della condanna “per un uomo che vive in povertà e che non ha avuto alcun vantaggio patrimoniale e non patrimoniale dalla sua azione di sindaco di Riace e, come è emerso nel corso del processo, si è sempre impegnato per la sua comunità e per l’accoglienza e l’integrazione di bambini, donne e uomini che sono arrivati nel nostro Paese per scappare dalle guerra, dalle torture e dalla fame”.

“È difficile comprendere come il Tribunale di Locri non abbia preso nella giusta considerazione quanto emerso nel corso del dibattimento durato oltre due anni -aggiungono Pisapia e Dacqua-, che aveva evidenziato una realtà dei fatti ben diversa da quella prospettata dalla pubblica accusa”.

La richiesta di condanna del Pubblico Ministero era stata di 7 anni e 11 mesi. Il Tribunale ha quindi quasi raddoppiato la condanna. “Per ora purtroppo possiamo solo sottolineare che non solo la condanna, ma anche l’entità della pena inflitta a Mimmo Lucano sono totalmente incomprensibili e ingiustificate e aspettare le motivazioni della sentenza per poter immediatamente ricorrere in appello nella convinzione che i successivi gradi di giudizio modificheranno una decisione che ci lascia attoniti”.

E arrivano anche i primi commenti dal mondo delle ong e associazioni. Emergency scrive, in un comunicato stampa, che “in attesa di leggere le motivazioni della sentenza, vogliamo esprimere la nostra vicinanza a Mimmo Lucano per il verdetto che lo colpisce così duramente. Abbiamo conosciuto l’esperimento di Riace e facciamo fatica a pensare che potesse essere altro che un modello di accoglienza che ha parlato al mondo di un’integrazione possibile e concreta. Aspettiamo che si concludano i tre gradi di giudizio e siamo fiduciosi che possano fare chiarezza sulla buona fede del suo operato e della sua persona”.

Per l'associazione Ibva di Milano, impegnata nella promozione di progetti per stranieri e famiglie in difficoltà, “La sensazione è che più che una condanna, siamo di fronte a una vendetta”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)