Comunità e buone pratiche. Padova dopo la 49a Settimana sociale di Taranto
Una sfida chiara fin dal titolo quella che i cattolici italiani hanno lanciato dalla Settimana sociale, mettendo al centro degli incontri “Il pianeta che speriamo”, fatto di connessioni fra ambiente, futuro e lavoro.
«Il fatto che l’appuntamento sia stato organizzato a Taranto – riflette don Luca Facco, vicario episcopale per i rapporti con le istituzioni e il territorio – mette in risalto il conflitto tra lavoro, sicurezza e ambiente che spesso sono stati sacrificati. Non bisogna però avere un approccio massimalista: ci serve, ad esempio, avere un acciaio che sia green, sostenibile, perché è una materia essenziale, ma non possiamo ottenerla a scapito della vita delle persone e della natura». Bisogna, dunque, continuare a monitorare le tante buone pratiche che sono presenti anche nel nostro territorio: «Alcuni imprenditori – continua il vicario episcopale – hanno capito come investire in modo responsabile offra un vantaggio ai consumatori che sono disposti a preferire i loro prodotti, ai lavoratori e quindi all’impresa. Tutti siamo chiamati introdurre buone pratiche, anche semplici come il semplice plogging: raccogliere piccoli rifiuti nei quali ci imbattiamo durante una camminata all’aria aperta». Coinvolgere, mettere al centro le istanze delle comunità cristiane che abitano il territorio è il primo passo per attuare i grandi proponimenti emersi dalla relazione conclusiva della Settimana. «Penso che il coinvolgimento delle comunità su questi temi sia un lungo percorso culturale – sottolinea sempre don Facco – È necessaria una conversione in termini ecclesiali, e convertire e farsi convertire non è facile. Abbiamo tutti delle paure, delle resistenze e non ci rendiamo ancora conto dell’urgenza di dedicarci alla cura dell’ambiente in cui viviamo». L’obiettivo è prima di tutto pastorale e deve procedere a cerchi concentrici, coinvolgendo varie realtà diocesane a cominciare da quelle storicamente più vicine a queste problematiche, mettendo a frutto la grande sensibilità di quanti in questi mesi si sono impegnati in progetti all’avanguardia come “The economy of Francesco”.
«La Chiesa italiana è stata coraggiosa a ripartire con la scelta dei giovani – ha dichiarato a margine della terza giornata d’incontri il card. Gualtiero Bassetti, presidente della Cei – può sembrare uno slogan, ma loro sono veramente la speranza della Chiesa, perché chi ha speranza ha la capacità di anticipare il futuro a ora. E questa speranza si sta attuando in progetti concreti». Una speranza che dai giovani e dal loro naturale ottimismo verso il futuro passa alle famiglie e alle concrete esigenze di un territorio non certo immune da gravi problemi ambientali: «Dobbiamo trovare il modo di sostenere le mamme No Pfas – conclude don Luca Facco – che sono state capaci di segnalare un problema senza subirlo, portandolo all’ordine del giorno nel dibattito nazionale, affinché un simile danno non possa ripetersi altrove».
Da Padova una delegazione di otto rappresentanti
La delegazione della Diocesi di Padova, che è scesa a Taranto dal 21 al 24 ottobre scorsi per l’appuntamento nazionale promosso dalla Conferenza episcopale italiana, era composta da don Luca Facco, vicario per i rapporti con le istituzioni e il territorio, Mauro Brandolese, membro della Pastorale sociale territoriale, Raffaele Guerini dell’Azione Cattolica, Paolo Gubitta dell’Università di Padova, Filippo Marchioro di Confartigianato, Massimo Bressan della Camera di Commercio, Cinzia Alicardo della Coldiretti Padova. Altri due giovani non hanno potuto partecipare a causa del Covid. Alla delegazione padovana si è aggiunto Matteo Mascia della Fondazione Lanza in qualità di componente del gruppo Responsabilità per il Creato della Cei. Il compito ora è avviare pratiche virtuose, creando cultura all’interno delle comunità.
La 49a Settimana sociale si è svolta a Taranto
“Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro” è stato il tema della 49a Settimana sociale dei cattolici italiani a Taranto dal 21 al 24 ottobre. Oltre 700 i delegati da ogni Diocesi e un centinaio tra vescovi, religiosi, rappresentanti del mondo della cultura e delle istituzioni. Come è stata definita dal presidente della Cei mons. Gualtiero Bassetti, la Settimana è stata una piattaforma per avviare processi.