Cile: il presidente Boric procede con aborto ed eutanasia, la preoccupazione dei vescovi
“Il carattere di una società si rafforza quando sceglie sempre la vita, soprattutto quando è indifesa, vulnerabile e dipendente dagli altri”.
Lo scrive, su “El Libero”, l’arcivescovo di Santiago e primate del Cile, mons. Fernando Chomali. Il presidente della Repubblica, Gabriel Boric, ha reso noto, infatti, che il Governo darà urgenza al progetto di legge sull’eutanasia che si trova al Congresso e introdurrà, nel secondo semestre di quest’anno, un progetto di legge sull’aborto legale, andando oltre la possibilità di interrompere la gravidanza per le cosiddette “tre cause” (pericolo della vita della madre, malformazioni nel feto del nascituro, gravidanza conseguenza di violenza sessuale).
“È ora di fare chiarezza – scrive mons. Chomali -. Coloro che pensano che un crimine si risolva dichiarandolo legale, perché non presentano una proposta di legge che permetta i furti nelle case con l’intento di ridurne il numero o di impedire ai ladri di danneggiare le proprietà? Approvare l’aborto in Cile sarà un’involuzione per la società e dobbiamo dirlo in modo chiaro e inequivocabile. Questi argomenti della ragione sono molto arricchiti dalla fede, che ci dice che ogni essere umano è creato da Dio a sua immagine e somiglianza e possiede una dignità tale che merita di essere curato e rispettato sempre e in ogni circostanza”.
Infine, “è vero che il Cile è un Paese laico, ma non è antireligioso. Coloro che sostengono la laicità dello Stato per difendere le loro posizioni ideologiche non lo hanno fatto quando la Chiesa ha difeso i diritti di tante persone i cui diritti sono stati ferocemente violati. Perché dovrebbero ricordarsene ora? Questo non è comprensibile e sarebbe bene che lo chiarissero”.
Sulle intenzioni del presidente è intervenuta, nei giorni scorsi, anche la Conferenza episcopale cilena: “Deploriamo profondamente queste iniziative, che attaccano il valore sacro e inviolabile della vita umana. Quando il Paese e le stesse autorità si impegnano e fanno grandi sforzi per creare un ambiente di maggiore sicurezza e di migliore cura della vita di tutti, queste proposte sono in contraddizione con questo desiderio. La Chiesa non smette mai di ricordarci che la dignità di ogni essere umano è intrinseca e vale dal momento del concepimento fino alla morte naturale”.