Campolongo sul Brenta. La canonica si è fatta bella

Campolongo sul Brenta. Finalmente torna a distinguersi per bellezza l’antico edificio, già ritoccato negli interni dopo il terremoto del 1976. È stata restaurata e ora risplende nella sua facciata settecentesca la canonica della parrocchia della Madonna del Carmine, lungo la valle del fiume Brenta

Campolongo sul Brenta. La canonica si è fatta bella

È tornata a splendere a Campolongo sul Brenta (comune di Valbrenta) la settecentesca canonica della parrocchia della Madonna del Carmine. L’edificio, imponente e coronato da un frontone a timpano, ha la facciata rivolta verso la piazza principale del paese, sulla quale affacciano anche il municipio e un lato della chiesa. L’ attuale canonica è catalogata dal Ministero come d’interesse culturale, e si compone di due costruzioni: la prima è settecentesca mentre la seconda, che corrisponde alla parte sud, era un’ex abitazione privata ottocentesca acquisita nel 1938 (la primitiva canonica corrispondeva invece alla ex sede municipale, attigua alla chiesa). A seguito del terremoto del 1976 la canonica aveva subito, nei primi anni Ottanta, una ristrutturazione e un rimaneggiamento, in particolare degli ambienti interni, che gli hanno fatto perdere in parte le caratteristiche storiche originarie; all’esterno si presentava invece in condizioni di degrado piuttosto diffuso e costituito, oltre che dalle numerose fessurazioni e macrolacune, anche da una massiccia presenza di agenti biodeteriogeni (muschi e licheni). A seguito di apposite indagini conoscitive, come stratigrafie e prelievo campioni, si è indirizzato l’intervento al recupero degli originali elementi lapidei (marmo Verdello di Asiago) e superfici a marmorino. La progettazione e direzione lavori è stata curata dallo Studio Serge Bontorin e Elena Torelli Architetti, l’impresa restauratrice è ARS Antiqua Restauri di Zago Stefano, esecuzione dell’impresa edile Capaldo di Campolongo sul Brenta. Dopo la canonica, è la chiesa che necessita ora di interventi sia per il miglioramento sismico, sia agli esterni che presentano fenomeni di distacco sulla facciata e sulle torri campanarie.

«Era desiderio della comunità e del consiglio pastorale – racconta il parroco, don Massimo Valente – ridare valore alla facciata della canonica, che aveva perso la sua bellezza: nel confronto con gli uffici di curia e Soprintendenza si è deciso per un vero restauro, anche in considerazione del valore artistico e della posizione centrale. Tutta la piazza ha infatti acquistato una nuova immagine e auspichiamo che questo sia da stimolo per una sua ulteriore valorizzazione».

La canonica originaria è sede comunale

Nel corso del Settecento venne abbandonato il vecchio edificio della canonica, e costruito uno nuovo, quello attuale. Nel 1793 fu iniziata invece l’attuale chiesa parrocchiale

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