Calcio, si riparte prima con la Coppa Italia? Poi a scaglioni prima Serie A, poi B e C
È difficile parlare ancora di date, ma se la Coppa Italia si giocasse il 27 e 28 maggio, il campionato riprenderebbe il fine settimana del 31 maggio. Secondo questo schema, la cui fattibilità è sottoposta ovviamente alle decisioni del Governo, l'idea è di concludere la stagione il 2 agosto.
La Serie A si prepara a essere il primo campionato a tornare in campo in Italia, come ipotizzato mercoledì 15 aprile dalla Federcalcio nel corso dell'incontro con la Commissione medico scientifica, e studia una formula per ricominciare dalla Coppa Italia quando si concluderà lo stop per il Coronavirus. Secondo l’Ansa, è la proposta formulata dal Consiglio di Lega che verrà portata in assemblea martedì 21 aprile.
In attesa del via libera del Governo, il Consiglio di Lega ritiene più opportuno ripartire con le due semifinali di ritorno di Coppa Italia, Juventus-Milan e Napoli-Inter, da trasmettere in chiaro sulla Rai, consentendo così alle altre 16 squadre di avere più tempo per preparare il ritorno in campo. È difficile parlare ancora di date, ma se la Coppa Italia si giocasse il 27 e 28 maggio, il campionato riprenderebbe il fine settimana del 31 maggio. Secondo questo schema, la cui fattibilità è sottoposta ovviamente alle decisioni del Governo, l'idea è di concludere la stagione il 2 agosto.
A quanto si apprende, la Lega intende fare una sintesi fra il vademecum della Federazione internazionale di medicina dello sport e la commissione medico scientifica della Federcalcio, con precauzioni ancora più rigide. Per minimizzare il rischio, è prevista la sanificazione con ozono di palestre e locali dei centri sportivi, check up approfondito sui calciatori, con tampone, ecocardiogramma e spirografia 2-3 giorni prima della ripresa dell'attività, test sierologico per chi esce dall'area protetta, e in caso di positività si prevede l'isolamento del singolo, non dell'intera squadra.
Scontato il ritiro permanente che dovrà coinvolgere tutto il "gruppo squadra". All’interno della riunione tra commissione medica e i dirigenti della Figc è emerso, infatti, che:
«Il ritiro sarà preceduto da uno screening (72-96 ore prima di iniziare) a cui si dovrà sottoporre tutto il gruppo squadra. Tali indagini prevedono, oltre all’esecuzione del test molecolare rapido e del test sierologico (con la tipologia che sarà indicata dalle autorità competenti), un’anamnesi accurata, una visita clinica (valutazione degli eventuali sintomi e misurazione della temperatura corporea) ed esami strumentali e del sangue».
Su input della stessa Figc, per facilitare l’espletamento di tutte le procedure di screening e favorire una migliore organizzazione logistica, è da prendere in considerazione la possibilità di una ripartenza a tre velocità: priorità alla Serie A, per poi proseguire con Serie B e Serie C.