Brevetti sui vaccini anti-Covid, Amnesty all’Ue: “Seguire l’esempio degli Stati Uniti”

Eve Geddie, direttrice dell’ufficio di Amnesty International presso le Istituzioni europee: “Il traguardo dei vaccini per tutti è ormai prossimo e il mondo ha gli occhi saldamente puntati sul coraggioso passo che devono compiere i leader europei”

Brevetti sui vaccini anti-Covid, Amnesty all’Ue: “Seguire l’esempio degli Stati Uniti”

 “Oggi, l’Europa si trova di fronte una realtà politica nuova, in cui la propria posizione nell’accaparramento dei diritti di produzione dei vaccini contro il Covid-19 è divenuta indifendibile. È ora che l’Europa metta la salute di tutte le persone e i diritti umani dinanzi ai guadagni”. E’ quanto afferma Eve Geddie, direttrice dell’ufficio di Amnesty International presso le Istituzioni europee, che commenta l’annuncio con il quale il governo statunitense ha espresso il proprio sostegno a favore della deroga ai diritti di proprietà intellettuale sui vaccini contro il Covid-19. E aggiunge: “Adesso, i leader dell’Unione europea devono partecipare allo sforzo mondiale per salvare innumerevoli vite umane in tutto il mondo sostenendo la deroga alle salvaguardie alla proprietà intellettuale relativa ai vaccini contro il Covid-19 e garantendo che le aziende condividano le proprie conoscenze, per permettere che la produzione possa aumentare fino a raggiungere quantitativi e velocità necessari. Il traguardo dei vaccini per tutti è ormai prossimo e il mondo ha gli occhi saldamente puntati sul coraggioso passo che devono compiere i leader europei”.

Vaccini e brevetti, le posizioni in campo

Nel mese di ottobre del 2020, India e Sudafrica hanno chiesto una deroga che consentirebbe ai paesi di non concedere né di applicare i brevetti e altri specifici diritti di proprietà intellettuale sui prodotti per il contrasto al Covid-19 fino al raggiungimento dell’immunità di gregge. Un grande numero di paesi a basso e medio reddito ha espresso il proprio sostegno a favore di questa proposta. La maggior parte dei paesi ad alto reddito, tra cui l’Unione europea e i suoi stati membri, si è espressa in maniera sfavorevole. L’Unione europea è membro dell’Organizzazione mondiale del commercio, e anche i suoi stati membri lo sono a tutti gli effetti. La Commissione europea rappresenta l’Unione europea alle riunioni dell’Organizzazione mondiale del commercio.  

“In caso di approvazione, la deroga sospenderebbe l’attuazione, l’applicazione e l’esecuzione di alcuni diritti di proprietà intellettuale, come i brevetti su prodotti farmaceutici, e faciliterebbe lo sviluppo e la produzione di un numero maggiore di test diagnostici, cure e vaccini contro il Covid-19 – ricorda Amnesty International -. I principi dei diritti umanitari e le disposizioni in materia di commercio internazionale stabiliscono chiaramente che la protezione della proprietà intellettuale non deve mai avvenire a scapito della salute pubblica”.
L’accordo sugli aspetti commerciali relativi ai diritti di proprietà intellettuale (Trips) dell’Organizzazione mondiale del commercio stabilisce degli standard minimi per molte forme di proprietà intellettuale che riguardano le aziende farmaceutiche, quali diritti d’autore, marchi registrati, brevetti, informazioni riservate (tra cui segreti commerciali e dati sperimentali) e pratiche anticoncorrenziali.

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)
Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)