Brasile, Acli: inaccettabile l'assalto al Parlamento, un monito per chi ama la libertà
La tendenza ormai prevalente della destra estrema è quella di "considerare le istituzioni come una sorta di proprietà privata". Sulla difesa delle istituzioni, "deve esserci convergenza fra tutte le forze democratiche"
"L'assalto della sede del Parlamento, del Palazzo presidenziale e della Corte suprema a Brasilia da parte di migliaia di sostenitori dell'ex presidente Bolsonaro non è accettabile in una democrazia, dove il rispetto del risultato elettorale è alla base delle nostre libertà. Come è avvenuto due anni fa a Washington, quando un gruppo di manifestanti fece irruzione al Campidoglio americano, anche in Brasile si è vista una folla esaltata e ideologizzata trasformarsi in massa eversiva che cerca di ottenere con la violenza quello che non ha ottenuto con i voti. La differenza è che allora Trump cercò di impedire il passaggio dei poteri al Presidente eletto Biden aizzando i suoi sostenitori, salvo poi far finta di niente, di fronte alle violenze e agli omicidi, in questo caso, il giuramento del Presidente legittimo Lula è già avvenuto e l'ex presidente Bolsonaro è fuggito all'estero, anche per non fronteggiare le molte accuse politiche e penali che lo inseguono. La tendenza ormai prevalente della destra estrema è quella di considerare le istituzioni come una sorta di proprietà privata e di non dar valore al principio democratico se non quando vince. Sulla difesa della democrazia e delle sue istituzioni, deve esserci convergenza fra tutte le forze democratiche, senza ambiguità di sorta. Le scene a cui abbiamo assistito a Washington e a Brasilia sono un monito per tutti coloro che amano la libertà, affinché ricordino sempre che la democrazia non è data una volta per tutte e che bisogna sempre vigilare a sua difesa". Così le Acli in un comunicato.