Benedizione degli oli per i sacramenti
Come da antichissima tradizione – ne abbiamo testimonianza almeno dal 7° secolo — la Chiesa celebra, al mattino del giovedì della Settimana santa, la messa del crisma, nel corso della quale il vescovo benedice i santi oli che verranno utilizzati per la celebrazione dei sacramenti.
Questa messa del crisma ci svela anzitutto il mistero della Chiesa, prossima a celebrare la Pasqua del Signore crocifisso, sepolto e risuscitato. Il vescovo, infatti, convoca nella Cattedrale i presbiteri – quali testimoni e cooperatori del suo ministero – e i diaconi, perché si manifesti visibilmente l’intima comunione di tutti a servizio della Chiesa. Con i presbiteri e i diaconi, costituiti nel sacerdozio ministeriale, sono convocati anche tutti i battezzati-cresimati (il nome “cristiani” si riferisce proprio all’unzione dello Spirito Santo) che, costituiti nel sacerdozio comune battesimale, sono il volto della Chiesa e dei suoi ministeri (a servizio dell’annuncio, della liturgia e della carità). Questa comunione, come in una rinnovata Pentecoste, fa’ della Chiesa il popolo regale, l’assemblea santa, la stirpe sacerdotale che Dio si è acquistato perché proclami le sue meraviglie (cfr. 1 Pt 2,9). A questa profonda comunione si associano, a titolo speciale, i catecumeni e gli eletti che attendono il dono dei sacramenti nella veglia pasquale.
Il vescovo, in questa eucaristia, benedirà l’olio degli infermi, l’olio dei catecumeni e il santo crisma, oli santi riservati alla celebrazione dei sacramenti del battesimo, della cresima, dell’ordine sacro e dell’unzione degli infermi. Questi oli saranno offerti a Cristo Redentore perché accolga il canto di coloro che inneggiano a lui (cfr. l’antifona processionale: O Redemptor, sume carmen temet concinentium) e presentati al vescovo: ai diaconi che compiranno il gesto dell’offerta, si uniranno alcune persone inferme (che presenteranno l’olio degli Infermi) e alcuni catecumeni adulti (che presenteranno l’olio dei catecumeni). Il santo crisma sarà offerto da quanti attendono l’ordinazione presbiterale e da alcuni ragazzi che completeranno la loro iniziazione cristiana (con la cresima e la partecipazione per la prima volta alla santa comunione) nella veglia pasquale.
L’eucaristia, fonte e culmine della carità, esprimendo la ricchezza del volto della Chiesa, spinge tutti, laici e ministri ordinati, a un amore autentico e fattivo. Per questo, come la nostra Chiesa diocesana è solita fare ogni anno, i diaconi raccoglieranno, durante la presentazione dei doni, una colletta che verrà devoluta all’Opera Casa Famiglia, fondazione diocesana che sostiene ragazze adolescenti in situazioni personali o familiari di difficoltà.
Le indicazioni sulla messa crismale di giovedì 29 marzo, rivolte a presbiteri e diaconi, si trovano a pagina 22 della Difesa del 25 marzo 2018.
Gianandrea Di Donna