Antonella Benanzato. Cromogonie. Ritratto del paesaggio interiore. Fino al 14 luglio alle Scuderie di Palazzo Moroni
Sarà un’immersione nel colore la visita alla mostra “Cromogonie. Ritratto del paesaggio interiore” di Antonella Benanzato che verrà inaugurata venerdì 14 giugno alle ore 18 alle Scuderie di Palazzo Moroni, dove rimarrà aperta al pubblico, ad ingresso libero, fino al 14 luglio (orario 9.30-12.30 / 14-19; chiuso lunedì).
L’esposizione, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, racconta il percorso dell’artista padovana che da anni lavora sul concetto di suono e colore. “Antonella Benanzato è giornalista e fotografa nota in città”, dice l’assessore alla cultura; “questa mostra ci fa scoprire un altro lato della sua personalità creativa, quello di pittrice. Colpisce l’originalità del suo approccio che nasce peraltro da una riflessione concettuale intelligente e complessa”.
Musicista e pittrice, Benanzato porta in mostra oltre 40 opere di cui 5 ritratti frutto di una riflessione costante sull’effetto del suono sul gesto pittorico. Dalle geometrie iniziali che hanno segnato il passaggio dal figurativo all’astratto, fino al ritorno al ritratto riveduto e corretto nella percezione destrutturata dell’artista. Un lavoro di emersione dell’interiorità dei soggetti ritratti per poi lasciarli in una nebuolosa di colore che ne annulla l’identità somatica. Come scrive il critico d’arte Nicola Galvan, che ha curato la mostra, quelle di Antonella Benanzato sono “il ritratto di un ritratto”.
“Un’operazione condotta – scrive Galvan nel testo critico del catalogo – seguendo, almeno in apparenza, le modalità del genere pittorico in questione, ma allo stesso tempo ‘tradendo’ quello che è storicamente il suo proposito peculiare: fare dell’immagine artistica una persona viva, ovvero un’entità capace di trasmettere il profilo emotivo, psicologico e biografico di chi vi è rappresentato”.
Spiegando la sua ricerca artistica, Antonella Benanzato ha più volte rimarcato il ruolo della musica e del processo sinestetico. “Per me il principio è il suono – evidenzia - suono che diventa colore nella sua forma più pura e creativa, l'elaborazione successiva del processo creativo viene sistematizzata dal cervello che costruisce reti neurali, struttura, definisce, pianifica.Il colore, prima libero, viene poi geometrizzato: si formalizza in quadrato, in cerchio e ogni altra declinazione del linguaggio della matematica. Diventa flusso di coscienza snodandosi in fasci di luce e movimento. La pittura e la musica aprono la porta a dimensioni percettive non ordinarie della realtà, stati in cui è possibile sperimentare e attribuire polarità coscienziali al percorso creativo e introspettivo”.
Pittrice astratta informale, fotografa, musicista, giornalista professionista, Antonella Benanzato vive e lavora a Padova. Da anni è impegnata in una ricerca tra colore e suono, musica, pittura e movimento coreutico.