Adorazione eucaristica a Lamphun, in Thailandia. Chi partecipa, prega il Signore anche per gli altri
Il Covid ha ridotto la presenza alla messa domenicale e all’appuntamento settimanale con l’adorazione
In questo periodo in cui il Covid sta mettendo a dura prova tutta la nazione thailandese, anche la parrocchia di Lamphun sta vivendo un particolare periodo della sua giovane storia. In tempi normali, i fedeli che generalmente frequentavano la messa domenicale erano in media una settantina... con la paura di contagi e le nuove restrizioni il numero è calato drasticamente a trenta, o poco più. Per non parlare poi dell’adorazione eucaristica, che generalmente proponiamo ogni mercoledi sera, dopo la messa delle 19. Mezz’ora di adorazione alla quale partecipavano quasi sempre una decina di fedeli… al momento in cui vi scrivo, tranne qualche rarissima eccezione, vede la partecipazione di due sacerdoti e due suore. Pur con questi numeri, ha senso organizzare questo momento di preghiera.
Per noi sacerdoti e suore, il tempo dell’adorazione è un momento speciale in compagnia di un ospite speciale, Gesù Eucaristia. È un tempo importante per la nostra vita, un tempo di pace e silenzio che ci permette di entrare in intimità con noi stessi e con Colui che ogni giorno è per noi fonte di forza, coraggio, fiducia, entusiasmo; un tempo nel quale Gli affidiamo la nostra vita, e quella della nostra gente carica di problemi e difficoltà. Ci sentiamo rappresentanti e mediatori della nostra gente che non può essere lì in quel momento. La sentiamo presente in Spirito, e la nostra preghiera acquista una dimensione comunitaria, ecclesiale e diventa forte e potente. Per cui essere in uno, o due o quattro… non ha più importanza! Il nostro cuore è ricco di Dio e della presenza delle persone per cui stiamo pregando.
don Bruno Soppelsa
missionario fidei donum della diocesi di Belluno a Lamphun (Thailandia)