A Feltre seminano e raccolgono gli agricoltori con sindrome di Down
La “Festa del raccolto con le famiglie” del 9 agosto ha concluso il progetto “Working for Work”, che ha l'obiettivo di avviare al lavoro agricolo persone con sindrome di Down o altre disabilità intellettive
FELTRE – La semina e il raccolto diventano occasione di incontro, socializzazione e inclusione. E diventano una festa, la “Festa del raccolto con le famiglie”, organizzata il 9 agosto a Feltre dalla sezione di Belluno dell'Associazione italiana persone Down, in collaborazione con la cooperativa “la Fiorita”, l’Istituto Agrario 2°.della Lucia” di Feltre, il Sil (Servizio inserimento lavorativo) della Ulss 1 Dolomiti, e due aziende agricole di Feltre ( “S. Giacomo” di via Peschiera e “El Punèr” di Anzù).
La festa rappresenta l'evento finale del Progetto “Working for work” ( “Lavorare per il lavoro”), finanziato dalla Regione veneto, che ha l'obiettivo di programmare e realizzare l’inserimento lavorativo di persone con sindrome di Down o altre disabilità intellettive nell’agricoltura. La prima fase del pomeriggio si è svolta nei terreni messi a disposizione dall’Azienda S. Giacomo, affidati, da alcuni mesi alle cure degli operatori e dei giovani con disabilità intellettiva della Cooperativa “Portaperta” di Feltre. Questi, insieme al gruppo dell’Aipd, hanno raccolto gli ortaggi di varia specie prima di passare alla seconda fase della giornata, che si è svolta all’Istituto Carenzoni, dove sono state illustrate le varie iniziative del progetto e la metodologia , studiata dagli esperti dell’Aipd nazionale per l’inserimento lavorativo delle persone con sindrome di Down.
Era presente anche l’Assessore all’Ambiente Valter Bonan, in rappresentanza del Comune di Feltre, che ha sintetizzato i concetti guida dell’Amministrazione sia nel sostegno all’integrazione sociale a persone con disabilità, che ad una agricoltura di qualità, indirizzata alle coltivazioni biologiche. Si L'ambizione sarebbe la riqualificazione dei terreni dell’ex polveriera militare di Cart.