25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Continuiamo ad alzare la voce
1.142 sono le donne che hanno chiesto aiuto al Centro veneto progetti donna. Il Cif: «Coscienza delle donne e dialogo con gli uomini: da qui il cambiamento». 25 novembre Giornata internazionale contro la violenza sulle donne Nel 2024, quasi cento morti, la maggior parte in ambito familiare e affettivo. Numeri in diminuzione rispetto al 2023, ma oltre al dato ci sono storie quotidiane
Sono quasi cento i femminicidi registrati nel nostro Paese da inizio anno a oggi, la maggior parte consumati in ambito familiare e affettivo. È il dato sconcertante con cui si avvicina la data del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Sembra davvero non arrestarsi la spirale di violenza e morte che coinvolge donne di tutte le età, vittime di uomini che, al contrario, dovrebbero amarle e proteggerle. Un anno fa migliaia di giovani, uomini e donne, nelle piazze italiane e padovane urlavano lo slogan “Mai più un’altra Giulia”. La città di Padova, colpita nel profondo anche dagli episodi drammatici che hanno coinvolto Sara Buratin a Bovolenta lo scorso febbraio e Giada Zanola a Vigonza, nel mese di maggio, cerca di reagire continuando, per bocca di tante donne, a gridare il proprio «Basta!». «Anche quest’anno abbiamo organizzato molte iniziative nel mese di novembre, che hanno il loro evento culmine nella “Vogata in rosso” di domenica 24 novembre – racconta Mariangela Zanni, presidente dell’associazione Centro veneto progetti donna – Una decina di barche condotte da vogatrici partiranno alle 10 dall’area del parco Fistomba per delineare un percorso lungo il Piovego, accompagnate da un corteo in passeggiata durante il quale ricorderemo alcune donne, attraverso le loro biografie, uccise negli anni nel nostro territorio. Ci saranno gli interventi di rappresentanti del Comune e dell’Università; all’arrivo, presso il Portello, le briccole saranno ornate con alcune installazioni dei ragazzi del liceo artistico Modigliani». Lunedì 25 novembre alle 18, invece, è in programma il corteo che sempre da Porta Portello condurrà a Palazzo Moroni dove per tutto il giorno sarà possibile incontrare i volontari e ricevere materiale informativo. Allo stesso liceo Modigliani si terrà un altro dei tanti momenti legati alla giornata contro la violenza sulle donne, questa volta il 26 novembre dalle 17.30 alle 19.30, con un Tavolo dedicato alla prevenzione e promozione dell’educazione sentimentale e sessuale all’interno delle mura scolastiche, rivolto in particolare a educatori della scuola dell’infanzia e asilo nido, e ai genitori dei bambini. «Durante quest’anno, fino a tutto il mese di ottobre, si sono rivolte al nostro centro, attraverso il numero verde o per e-mail, 1.142 donne: circa il 70 per cento di loro, in genere, viene preso in carico dalle nostre operatrici – prosegue la presidente Zanni – L’anno scorso sono state 1.210 in tutto; con il mese di novembre ci aspettiamo un aumento dei contatti, avviene sempre così: quando si parla del fenomeno i numeri tendono a crescere. Le donne che si rivolgono a noi vengono accolte dal personale molto preparato che opera con la massima cura e attenzione, spesso dedicando tempo anche in modo volontario. La nostra associazione è composta da sportelli provinciali ospitati nei Comuni, dispone di sette case rifugio che al momento accolgono quindici ospiti e si occupa di prima accoglienza nelle situazioni di emergenza, offrendo un luogo sicuro alle donne dove possono restare fino a qualche settimana». Di violenza sulle donne si occupa da sempre anche il Cif, il Centro italiano femminile, d’ispirazione cattolica, nato nel dopoguerra per aiutare le donne a raggiungere il riconoscimento sociale e la parità di diritti rispetto all’uomo. A Padova è presente con il consultorio familiare in via Vescovado ma anche con presidi territoriali ad Abano Terme, Torreglia, Mestrino, Saccolongo, Villa del Conte, Casalserugo. «L’episodio di Giulia Cecchettin è stato dirompente e ha toccato il cuore di moltissime persone – racconta Erika D’Incau, presidente provinciale Cif – Da allora viene riservato ancora più spazio all’informazione, ai modi per riconoscere i segnali di pericolo e alla differenza tra possesso e amore. La nostra società proviene da una cultura patriarcale ed è importante continuare sulla strada della sensibilizzazione e della prevenzione, ricordando che il cambiamento culturale non passa solo attraverso la presa di coscienza delle donne, ma anche dal dialogo con gli uomini. I giovani oggi sono disorientati, complice il mondo dei social che propone narrazioni distorte, portandoli fuori strada e facendo magari passare il messaggio che la gelosia sia una forma d’amore; è necessario un lavoro continuo per aiutarli a comprendere e gestire i loro desideri, e a prendere atto della gratuità dell’amore». Il Cif Padova propone venerdì 29 novembre alle 20.30 la proiezione del film Tre manifesti a Ebbing, Missouri alla sala Fronte del Porto presso il cinema Porto Astra, con ingresso gratuito. La pellicola tratta il tema della violenza nella sua complessità; al termine è previsto un dibattito con il pubblico. Presso il Cif è presente uno sportello anti-violenza con accesso gratuito, contattabile anche per ricevere informazioni, al numero 049-8771741(lunedì-venerdì dalle 9 alle 13), e-mail: segreteria@cifpadova.it Il numero verde del Centro veneto progetti donna è invece 800 814681, www.centrodonnapadova.it