Non si può governare “costi quel che costi”
Sono due le scommesse che il governo 5stelle-Lega ha deciso di giocarsi ed entrambe hanno dei risvolti etici che vale la pena richiamare e analizzare brevemente.
La prima chiama in causa principalmente i 5stelle, che hanno scommesso con i loro elettori che avrebbero mantenuto, costi quel che costi, le promesse fatte in campagna elettorale, in particolare sul reddito di cittadinanza. La seconda chiama in causa soprattutto i leghisti, che a loro volta hanno scommesso con i propri elettori che avrebbero mantenuto, ancora una volta costi quel che costi, le promesse fatte, sempre in campagna elettorale, su espulsione immediata degli immigrati clandestini e lotta contro l’Europa dei burocrati e dei mercanti.
Il vento dei sondaggi è favorevole e la giustificazione che essi portano ha una sua dignità etica: “pacta sunt servanda”, i patti si devono mantenere, costi quel che costi. Ma è proprio vero che i patti si devono sempre e comunque mantenere, costi quel che costi?