Nell’emergenza riaffiorano le istituzioni. Ci accorgiamo della loro importanza quando è realmente richiesta l’unità del Paese
C’è bisogno di un’azione corale, di sistema che solo istituzioni nazionali sono in grado di avere.
Per un periodo le istituzioni, specialmente quelle nazionali, sono state ampiamente criticate: per alcuni assenti, per altri lontane dai cittadini, per altri ancora in via di liquefazione, perché impreparate ad affrontare il tempo dei fenomeni globali, dei mercati finanziari transnazionali, delle grandi multinazionali.
Invece quando arrivano tempi di crisi e di grave emergenza le istituzioni riaffiorano nei loro molti volti e nelle loro diverse funzioni.
Lo evidenzia il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Il momento che attraversiamo richiede coinvolgimento, condivisione, concordia, unità di intenti nell’impegno per sconfiggere il virus: nelle istituzioni, nella politica, nella vita quotidiana della società, nei mezzi di informazione”.
Le istituzioni sono indicate per prime: Sistema sanitario nazionale, esercito e caserme del Ministero della Difesa, Governo, scuole e università, Protezione Civile sono tanti nomi di istituzioni che compongono parte di una società. Esse sono la sua struttura più interna anche se spesso non sembra, perché alcune sembrano appannate, altre sono criticate per la loro inefficienza oppure per la loro scarsa capacità di affrontare i mutamenti.
Ci accorgiamo, però, della loro importanza quando è realmente richiesta l’unità del Paese e la coesione sociale, perché c’è bisogno di un’azione corale, di sistema appunto che solo istituzioni nazionali sono in grado di avere. La loro visibilità emerge dalle persone che le rappresentano: dai medici e dagli infermieri che vivono la prima linea e portano la fatica di giornate senza riposo, dai ricercatori e gli altri tecnici che cercano di trovare soluzioni per combattere il virus e limitare il contagio, da maestri e insegnanti che con la chiusura delle scuole e delle Università si preparano a coinvolgere i loro studenti per proseguire le lezioni su piattaforme online, fino ai rappresentanti del Governo nazionale e di quelli regionali che attivano cabine di regia per proteggere i cittadini.
In fondo in una democrazia le istituzioni in tempi ordinari devono evitare di essere invadenti, perché altrimenti rischierebbero di trasformare la società in uno stato totalitario. Certo anche in tempi semplici devono conservare la loro funzione di tutelare e promuovere i più piccoli e i più fragili, ma devono garantire la libertà e la dinamicità della società civile.