La tua differenza è la mia ricchezza. La riflessione di padre Renato Zilio, missionario scalabriniano in Marocco
Il cammino sinodale ci ricorda sì, che siamo in cammino, ma che partiamo ognuno da una posizione particolare. Anzi, particolarissima. Come esseri umani siamo degli esseri “situati”, collocati in uno spazio e un tempo precisi. Siamo frutto originale della nostra cultura, l’humus in cui siamo nati e cresciuti, e ci ha educato a uno sguardo particolare sul mondo. E non solo.
Ma anche su realtà come la vita, l’amore, la morte, il tempo, l’educazione... Siamo, infatti, degli esseri concreti, incarnati in un mondo particolare. Con un modo specifico di vivere l’umanità. Anche se spesso pretese universali o totalizzanti cercano di sedurci e di imprigionarci. Un’inconscia volontà di onnipotenza sempre in agguato. Così, con i piedi per terra e uno sguardo unico – il nostro punto di vista – affrontiamo l’esistenza, nella complessità degli sguardi incrociati degli altri. Per questo il...