Terrorismo, lo Stato Islamico punta sull’Africa
Complice la sconfitta in Medio Oriente e la situazione del continente, con governi deboli e confini facilmente attraversabili, il terrorismo dei movimenti islamisti si sta diffondendo. Dal Mali alla Somalia, ecco la mappa
Lo Stato Islamico punta sull’Africa. Complice la sconfitta in Medio Oriente e la situazione del continente - caratterizzata da governi deboli, crisi diffuse e confini facilmente attraversabili - il terrorismo dei movimenti islamisti si sta diffondendo nella zona.
La mappa. L’espansione è cominciata dal Sahel, a partire da Mali, Nigeria, Burkina Faso, Niger, Ciad e Somalia. Ma le bandiere nere dello jihadismo sono ormai piantate anche in Africa centrale ed equatoriale. E così l’Isis si trova anche, a sorpresa, nella Repubblica democratica del Congo e in Mozambico. Dove agisce utilizzando sempre più spesso bambini soldato.
Ragazzi in armi. Un report di Human Rights Watch denuncia che nel nord del Mozambico sta dilagando Al Shabaab, legato allo Stato Islamico, che si sta affermando anche con l’uso di bambini combattenti. I ragazzi rapiti, poi addestrati e utilizzati contro le forze del governo, si contano a centinaia. Per il direttore per l’Africa dell’organizzazione per i diritti umani, Masi Segu, "il crescente uso di bambini come combattenti da parte di Al Shabaab è l'ultimo capitolo terrificante della violenza a Cabo Delgado. Le autorità del Mozambico dovrebbero adottare urgentemente misure per proteggere i bambini, in modo che rimangano con le loro famiglie e a scuola e non vengano sfruttati come armi di guerra".
I rapimenti nelle scuole sono sempre più diffusi in Nigeria, dove gruppi islamisti agiscono in questo modo con finalità di estorsione. Il caso più eclatante risale al 2014, quando 214 ragazze erano state prese da Boko Haram nel collegio di Chibok. E la situazione è ormai fuori controllo nel nord del Paese, tanto che si calcola che 1,3 milioni di bambini nigeriani siano stati vittime di attacchi e rapimenti a scuola nell’ultimo anno (la stima è del coordinatore dell’ufficio Onu per gli Affari umanitari nel Paese, Edward Kallon).
La Repubblica democratica del Congo, soprattutto nelle colline della zona orientale, è il punto nevralgico per l’Islamic States’ Central African Province. In questo caso gli attacchi rivolti contro i civili sono spietati. Dall’inizio dello scorso anno, i civili uccisi sono più di duemila e i profughi oltre 2 milioni. E così il governo centrale ha proclamato lo “stato d’assedio”, chiedendo aiuto anche ai berretti verdi statunitensi. Anche qui i ragazzi sono spesso vittime di rapimento e ancora non si ha notizie di decine di bambini tra i 9 e i 17 anni presi a fine agosto nel Nord Kivu.
L’articolo integrale di Daniele Bellocchio, Terrorismo in Africa: il radicalismo islamico si diffonde nel continente, può essere letto su Osservatorio Diritti. Foto: MINUSMA/Marco Dormino (via