Scuola e Pnrr, bando asili nido: Bianchi: “Non lasciamo soli i comuni”
Incontri territoriali, task force di esperti, seminari e help desk dedicati: il ministro annuncia il rafforzamento del supporto tecnico e informativo agli enti locali per la partecipazione all’avviso pubblico. Termini riaperti fino al prossimo 31 marzo. Il ministro: "Dobbiamo fare in modo che tutte le risorse siano utilizzate"
Incontri territoriali, una task force di esperti messa a disposizione dall’Agenzia per la coesione, seminari ed help desk dedicati: al via il rafforzamento del supporto tecnico e informativo agli enti locali per garantire una loro maggiore partecipazione all’Avviso pubblico sugli asili nido. Lo spiega in una nota il ministro Patrizio Bianchi: “Dobbiamo fare in modo che tutte le risorse siano utilizzate, garantendo un incremento dei servizi per la fascia d’età da 0 a 2 anni, soprattutto nelle aree dove sono più carenti”.
Per i nidi, alla chiusura dei termini previsti inizialmente dal bando, sono arrivate richieste pari a circa 1,2 miliardi su un totale di 2,4 miliardi disponibili. Il Piano mette a disposizione, inoltre, 600 milioni per la fascia 3-5 anni. Per scuole dell’infanzia e poli dell’infanzia (questi ultimi ricomprendono anche lo 0-2) sono arrivate, alla chiusura del bando, 1.223 domande, per oltre 2,1 miliardi. Per consentire di utilizzare tutte le risorse per i nidi, i termini sono stati riaperti fino al prossimo 31 marzo. Ma non solo. Il ministero, si legge, in raccordo con la Ministra per il Sud e la Coesione territoriale e con la Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, ha previsto interventi a sostegno dei Comuni per assicurare la più ampia partecipazione e sostenere dal punto di vista tecnico i territori in tutte le fasi della candidatura.
Nello specifico, saranno organizzati incontri territoriali con il coinvolgimento delle Prefetture e la partecipazione del ministero dell’Istruzione e della task force edilizia scolastica dell’Agenzia per la Coesione territoriale. La stessa task force offrirà supporto tecnico a Comuni con una copertura di servizi dedicati alla fascia 0-2 anni molto al di sotto dell’obiettivo europeo del 33%.
Il supporto "mirerà a stimolare la partecipazione e ad accompagnare gli uffici tecnici nella predisposizione della candidatura". I territori avranno a loro disposizione anche webinar organizzati in coordinamento con l’Anci, l’Associazione dei Comuni italiani. Il primo si è già tenuto lo scorso 10 marzo e ha coinvolto i Comuni delle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Sicilia e delle Province di Prato e Trieste, che non avevano fatto registrare candidature entro il 28 febbraio scorso. È confermato, inoltre, il servizio telefonico dedicato, il servizio mail, faq e chiarimenti, oltre che format specifici per guidare i Comuni nelle fasi della candidatura.
"Il programma d’azione non si limita a sostenere i Comuni nelle procedure formali di adesione al bando. - si legge - L’obiettivo è intercettare tutte le realtà territoriali carenti di servizi e informarle delle opportunità a disposizione. Per questo motivo, partirà una campagna di comunicazione, con uno spot tv, per far conoscere ai Comuni la proroga della scadenza dell’Avviso e sarà inviata una nota a tutti i Comuni che non hanno partecipato al bando per stimolarne l’adesione".
“Il Pnrr è un’opportunità di cambiamento per il nostro Paese e richiede un’azione collettiva per raggiungere gli obiettivi – aggiunge il ministro –. Abbiamo avviato fin da subito un’azione di sostegno agli Enti locali, che abbiamo deciso di potenziare. I servizi per l’infanzia sono una priorità per il nostro sistema, per il contrasto alla povertà educativa e la costruzione di una società di pari opportunità”.