Sale la protesta contro lo smantellamento del Cara di Castelnuovo. Il vescovo e il parroco: “Assurdo interrompere percorsi d’integrazione”
Il Viminale ha iniziato i trasferimenti di 305 su 535 ospiti del Cara, il centro per rifugiati di Castelnuovo di Porto, lo stesso dove era andato Papa Francesco nel 2016. Bambini dovranno lasciare le scuole dove erano inseriti. Giovani che avevano avviato percorsi di integrazione che funzionavano rischiano di finire in strada per effetto del decreto sicurezza. 120 lavoratori del Cara sono a rischio licenziamento. Stasera una marcia silenziosa davanti alla parrocchia di Santa Lucia
A Castelnuovo di Porto, comune sulla via Tiberina, è scattata la protesta della società civile per esprimere solidarietà a centinaia di bambini, donne e uomini che saranno trasferiti in altre regioni italiane a seguito della chiusura del Cara da parte del Viminale. Anche stavolta, come accaduto a Riace, viene smantellato un sistema di inserimento e inclusione sociale dei migranti che funzionava bene. Si tratta del secondo centro per rifugiati più grande d’Italia, lo stesso visitato da Papa Francesco il giovedì santo del...