Porto Rico: vescovi ribadiscono diritto educativo dei genitori rispetto ai programmi scolastici sul gender
Diverse realtà della società civile di Porto Rico, preoccupate per il modo in cui si sta proponendo nelle scuole pubbliche del Paese un cosiddetto “percorso sulla prospettiva di genere”, da mettere già in atto nel prossimo anno scolastico, hanno promosso una marcia che si terrà il 14 agosto 2021, dal Campidoglio alla Fortezza della capitale San Juan.
In una nota, la Conferenza episcopale portoricana afferma che i fedeli sono chiamati a “discernere liberamente” rispetto alla partecipazione, ribandendo il diritto dei genitori di educare cristianamente i propri figli. Per i vescovi, “sia i genitori che gli altri fedeli laici cattolici hanno il diritto legittimo di pretendere per i propri figli e figlie, di poterli educare senza che siano sottoposti nelle scuole pubbliche a ideologie che minacciano direttamente le loro convinzioni e sensibilità”.
Pertanto, la nota prosegue sostenendo i genitori e i fedeli laici che intendono esprimere “con fermezza e sempre pacificamente la loro preoccupazione e le loro esigenze riguardo a questa imposizione, più ideologica che scientifica”. Concludono i vescovi: “Esortiamo, infine, con forza tutti coloro che decidono di partecipare a tale espressione pubblica, a manifestare pacificamente, senza lasciarsi provocare, né a farsi usare da coloro che, anche in ambito religioso, possono avere altre intenzioni”. E, di conseguenza, a fare in modo di non mancare di rispetto a ciascuna persona nella sua vita condizione particolare e diversa, affinché nessuno, per sua condizione personale, disabilità, origine, religione, tendenze affettive, possa diventare oggetto di molestie, violenze, insulti e ingiuste discriminazioni”.