Perù: Lima, iniziata l’assemblea dei vescovi. Mons. Cabrejos, “in ascolto perché lo Spirito suggerisca nuove strade”
È iniziata ieri a Lima l’assemblea plenaria della Conferenza episcopale peruviana, la prima in presenza dall’avvio dell’emergenza Covid. In programma c’è anche il rinnovo delle cariche direttive dell’episcopato, a partire dalla Presidenza per proseguire con le diverse Commissioni.
L’assemblea si è aperta ieri con una concelebrazione all’aperto, durante la quale il presidente uscente, mons. Miguel Cabrejos, arcivescovo di Trujillo e anche presidente del Consiglio episcopale latinoamericano (Celam), ha invitato ad abbracciare “l’inquietudine dello Spirito”. E, prendendo punto dalla recente omelia di Papa Francesco nella solennità dell’Epifania, ha evidenziato l’importanza di camminare insieme in ascolto, affinché lo Spirito suggerisca nuove strade, annunciando il Vangelo nella stessa proporzione ai cuori degli indifferenti, dei lontani o di coloro che per ragioni diverse hanno perso la speranza. “Non diamo all’apatia e alla rassegnazione il potere di immergerci nella tristezza di una vita mediocre”, ha detto, perché è necessario alzare lo sguardo, ascoltare il desiderio del cuore e seguire la stella che Dio ci fa brillare, come accadde per i Magi. “Le nostre parole e i nostri riti provocano nel cuore delle persone il desiderio di andare verso Dio o sono una ‘lingua morta’, che parlano solo di sé e di sé?”, è stata una delle domande sollevate dal presule. Il presidente dell’episcopato ha ammesso la sua tristezza quando diventa evidente che una comunità di credenti non vuole di più o non si lascia sorprendere da Gesù o dalla gioia traboccante del Vangelo; tanto più quando un sacerdote ha chiuso la porta alla volontà di Dio o cade nel funzionalismo clericale.
Successivamente i vescovi si sono ritrovati per confrontarsi sulla recente Assemblea ecclesiale dell’America Latina e Caraibi e sulle sfide pastorali che sono emerse dall’incontro di Città del Messico.