Personale sanitario non vaccinato. L'Ulss 6 Euganea avvia le sospensioni come previsto dalla legge
Dopo le prime 34 notifiche inviate negli scorsi giorni dall'Ulss 8 Berica, anche, l’Ulss 6 Euganea informa che sono pervenuti dal Servizio igiene sanità pubblica (Sisp) competente in materia gli atti di accertamento dell'inadempimento dell'obbligo vaccinale a carico di 6 dipendenti del comparto sanità.
Dopo la decisione della scorsa settimana degli assessori alla salute regionali di procedere con l’applicazione dell’articolo 4 del Decreto Legge n. 44/2021, che sancisce l’obbligo vaccinale per i professionisti e gli operatori sanitari, le aziende sanitarie venete si stanno muovendo verso la sospensione dei propri dipendenti.
In Veneto alla data del 6 luglio - secondo una nota trasmessa dal direttore generale dell'area sanitaria e sociale Luciano Flor alla consigliera regionale Anna Maria Bigon - erano 826 i medici del servizio sanitario regionale non vaccinati. In testa l’Ulss 9 con 265 medici a seguire l’Ulss 2 e 8 rispettivamente con 90 e 76 medici non vaccinati.
Così dopo le prime 34 notifiche inviate negli scorsi giorni dall'Ulss 8 Berica oggi, mercoledì 3 agosto, anche l’Ulss 6 Euganea informa che sono pervenuti dal Servizio igiene sanità pubblica (Sisp) competente in materia - presso il quale è stata istituita una apposita commissione con il compito di valutare le singole posizioni - gli atti di accertamento dell'inadempimento dell'obbligo vaccinale a carico di 6 dipendenti del comparto sanità.
Sulla base di questi atti verranno adottati i conseguenti provvedimenti di sospensione come previsto dalla legge.
«Si precisa - si legge in una nota dell'Ulls6 Euganea - che questi lavoratori, nell'ambito del procedimento previsto, avevano inequivocabilmente espresso il rifiuto alla vaccinazione. Gli accertamenti su altri 335 dipendenti residenti in provincia di Padova sono in corso e potrebbero seguire ulteriori provvedimenti nei prossimi giorni. Altri 180 dipendenti Ulss 6 non residenti in provincia di Padova potranno essere soggetti all'accertamento da parte della Ulss di residenza».
Per contenere fortemente i disagi, sia per singolo che per la collettività, il direttore Generale Paolo Fortuna auspica fortemente «l'adempimento dell'obbligo vaccinale previsto dalla legge, nell'interesse del lavoratore e della collettività, e ricorda che il vaccino è sempre possibile in qualsiasi punto vaccinale, ad accesso libero».
Le sospensioni, come da normativa, sono fino al 31 dicembre 2021 salvo che l'interessato non decida di procedere a vaccinazione, nel qual caso viene riammesso in servizio.